PNRR FINITO IN POLVERE (BIANCA) – A PESCARA QUATTRO PERSONE SONO STATE ARRESTATE PER UN GIRO DI COCAINA E MAZZETTE LEGATO ALL'ASSEGNAZIONE DEGLI APPALTI FINANZIATI CON I FONDI DEL RECOVERY PER 5 MILIONI DI EURO – I PUBBLICI FUNZIONARI SI SAREBBERO FATTI CORROMPERE DA IMPRENDITORI CON CUI TRASCORREVANO LE NOTTI TRA “NASI CHE SEMBRANO ASPIRAPOLVERI”, “PIPPOTTI” E BOTTE” – INDAGATO ANCHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE, IL FORZISTA LORENZO SOSPIRI…
-Estratto dell'articolo di Valeria Di Corrado per “Il Messaggero”
In quella che avevano soprannominato la «tana delle tigri», attorno allo stesso tavolo dove giocavano a carte e sniffavano cocaina, venivano stabiliti i punteggi da assegnare all'imprenditore "amico" per fargli vincere le gare d'appalto indette dal Comune di Pescara e finanziate con i fondi del Pnrr per 5 milioni di euro.
È quanto emerge nella prima inchiesta giudiziaria sull'uso indebito degli stanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ieri - grazie alle indagini della Guardia di Finanza - ha portato a 4 arresti. Tra i dieci indagati c'è anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, accusato di essersi fatto pagare una cena elettorale da 400 euro nello stabilimento balneare "Le Naiadi".
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Il «Quartiglio Bonzato» (così si autodefiniva il quartetto degli incontri nella «tana delle tigri») era composto dall'architetto Fabrizio Trisi, dirigente comunale del settore Lavori pubblici, dai suoi due stretti collaboratori Gianluca Centorame e Jairo Ricordi (indagati per peculato), e da Vincenzo De Leonibus, legale rappresentante dell'omonima ditta di costruzioni. «Mo tu ormai sei dei nostri, non siamo più un quartiglio, ormai fai parte del branco e quando il branco chiama... il lupo risponde!», spiega Trisi, intercettato, mentre invita un «lupo» a recarsi nella «tana delle tigri».
Secondo la Procura pescarese, l'architetto del Comune - finito in carcere insieme all'imprenditore per corruzione - avrebbe asservito «costantemente la funzione pubblica esercitata e i propri poteri agli interessi privati ed economici di De Leonibus», ricevendo in cambio «denaro e altre utilità». In particolare, il pagamento di almeno 43 pranzi in vari ristoranti della zona (dal 4 maggio 2022 al 21 febbraio 2023), per un importo totale di 5.200 euro. Arrosticini, baccalà, ravioli...
[…] L'imprenditore edile, inoltre, si prestava a usare la sua macchina per fare «da autista per i vari spostamenti del dirigente nell'arco della giornata, pagando Trisi - si legge nell'ordinanza di arresto - anche le dosi di cocaina, che a volte peraltro consumano insieme, e arrivando persino a fornire al dirigente comunale il denaro necessario per ripianare i debiti con i suoi pusher».
Due di loro, infatti, ieri sono finiti in cella con l'accusa di spaccio di sostanza stupefacenti; mentre per un terzo il gip del Tribunale di Pescara, Fabrizio Cingolani, ha respinto la richiesta della misura cautelare in carcere.
La cocaina veniva consumata non solo nell'abitazione «tana» («vieni già armato!», ossia già provvisto di stupefacente, dice il dirigente pubblico), ma persino negli uffici comunali. «Solo chi non ha paura è degno di stare con me a vivere la mia vita così all'arrembaggio!», spiega Trisi «nel suo delirio, urlando e cantando», probabilmente sotto l'effetto di droga. De Leonibus, «chiaramente infastidito - precisa il gip - cerca di calmarlo», e gli risponde in dialetto abruzzese: «Ho capito architè! Tu hai mangiato, hai bevuto, ti sei ubriacato, hai fatto una botta (hai sniffato, ndr) e mo basta!». A un certo punto, insomma, bisogna parlare di affari. […]