SUL PONTE MORANDI TUTTI SAPEVANO, E NESSUNO HA FATTO NIENTE – SE SERVIVA UNA CONFERMA, ECCOLA ARRIVARE DA GIANNI MION, EX AD DELLA HOLDING DEI BENETTON, “EDIZIONE”, EX CONSIGLIERE DI ASPI E DI ATLANTIA E BRACCIO DESTRO DEI MAGLIARI VENETI: “NEL 2010 EMERSE CHE IL PONTE AVEVA UN DIFETTO ORIGINARIO DI PROGETTAZIONE E CHE ERA A RISCHIO CROLLO. NON DISSI NULLA E MI PREOCCUPAI. NON HO FATTO NULLA, ED È IL MIO GRANDE RAMMARICO"
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(ANSA) - "Emerse che il ponte aveva un difetto originario di progettazione e che era a rischio crollo. Chiesi se ci fosse qualcuno che certificasse la sicurezza e Riccardo Mollo mi rispose 'ce la autocertifichiamo'. Non dissi nulla e mi preoccupai. Era semplice: o si chiudeva o te lo certificava un esterno. Non ho fatto nulla, ed è il mio grande rammarico".
Lo ha detto Gianni Mion ex Ad della holding dei Benetton Edizione, ex consigliere di amministrazione di Aspi e della sua ex controllante, Atlantia, al processo per il crollo del Ponte Morandi. Mion lo ha detto riferendosi ad una riunione del 2010, ovvero otto anni prima del crollo.