IL PONTE SULLO STRETTO NON C’È MA GIÀ TRABALLA – LE OPPOSIZIONI CHIEDONO DI BLOCCARE IL PROGETTO DELL’OPERA FORTEMENTE VOLUTA DA SALVINI, DOPO CHE IL PRESIDENTE DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA, CARLO DOGLIONI, HA SMENTITO DI AVER FIRMATO QUALSIASI “STUDIO APPROFONDITO” SUL RISCHIO TERREMOTI NELL’AREA DELL'INFRASTRUTTURA – LA REPLICA DELLA SOCIETÀ “STRETTO DI MESSINA”: “SARÀ L’OPERA PIÙ SICURA AL MONDO, NON C’È BISOGNO DI UN VIA LIBERA DELL’INGV”
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Alessia Candito e Antonio Fraschilla per “la Repubblica”
«Il Ponte sarà l’opera più sicura al mondo, non c’è alcun bisogno di un via libera dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per andare avanti». La società Stretto di Messina replica così alle lettere del presidente dell’Ingv Carlo Doglioni, pubblicate da Repubblica , che non solo smentiscono qualsiasi «studio approfondito» fatto dall’Istituto sul rischio terremoti nell’area del Ponte, ma definiscono anche insufficienti gli esami fatti per certificare la pericolosità della faglia di Cannitello sulla quale dovrebbe poggiare un pilone dell’infrastruttura e lanciano l’allarme sui coefficienti di «vibrazione» in caso di sisma utilizzati nella progettazione.
Alla luce di queste missive 5 stelle, Avs e Pd chiedono invece alla Meloni di «fermare l’opera»: «La premier riferisca subito in Parlamento», dicono Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e i deputati dem in commissione Trasporti alla Camera.
[...] Ma secondo l’ad della Stretto di Messina Pietro Ciucci sono più che sufficienti gli esami già inviati in commissione Via al ministero dell’Ambiente, che domani dovrebbe dare un parere sull’opera: «Il progetto è completo e approfondito, non manca di alcun via libera sismico o certificazione — dice Ciucci — ricercatori dell’Ingv hanno collaborato con i privati di Eurolink sia nella fase di redazione del progetto definitivo, sia nel recente aggiornamento».
Sui dubbi di Doglioni riguardo agli esami approfonditi sulla presenza di faglie, Ciucci assicura: «Per la faglia di Cannitello si ribadisce che non è in grado di produrre movimento del suolo». E, ancora, l’ad della spa pubblica replica alle critiche del presidente Ingv sui coefficienti utilizzati: «Il Ponte è stato progettato per resistere al più forte sisma attendibile nell’area. Sarà una delle strutture più sicure in Italia e nel mondo».
Rassicurazioni che non convincono il centrosinistra. Il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte chiede un intervento della presidente del Consiglio: «Siamo di fronte a una nuova gravissima puntata sul Ponte dopo i diversi rilievi sulle carenze sul piano tecnico, ingegneristico e ambientale — dice — il governo faccia subito chiarezza».
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Anche il Pd chiede di fermare l’iter: «Le dichiarazioni del presidente di Ingv — dice Anthony Barbagallo, componente della commissione Trasporti della Camera — impongono senso di responsabilità e un doveroso stop al progetto in attesa di studi dettagliati e completi».
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