PORCELLONI, IN GUARDIA! – IL CAPITANO DELLA GUARDIA DI FINANZA, ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE DA UN’ALLIEVA DELLA SCUOLA ISPETTORI DI L’AQUILA, AVREBBE COMMENTATO I PRESUNTI ABUSI SU UNA CHAT WHATSAPP CON ALCUNI COLLEGHI – IL FINANZIERE È STATO TRASFERITO DOPO LA DENUNCIA, COSÌ COME ALTRI TRE PARIGRADO CHE ERANO AL CORRENTE DI QUELLO CHE ERA SUCCESSO E NON HANNO SEGNALATO NULLA...
-Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Dera”
Si concentra su una chat riservata aperta su WhatsApp da alcuni ufficiali della Guardia di Finanza in servizio alla Scuola ispettori e sovrintendenti delle Fiamme Gialle a Coppito, vicino L’Aquila, l’indagine sulla violenza sessuale denunciata da una giovane allieva del primo anno. Non solo molestie, dunque — comunque inserite nel reato di violenza sessuale —, come era emerso in un primo momento, ma abusi messi a verbale dalla ragazza.
[…]Immediato trasferimento del capitano indagato dopo le accuse della ragazza, così come di tre parigrado che sarebbero stati al corrente di quello che era successo e non hanno segnalato ciò che erano venuti a sapere.
Anzi, l’avrebbero commentata con il collega proprio sulla chat incriminata. […] Non si esclude anche altre persone fossero a conoscenza nel centro di insegnamento e addestramento abruzzese, uno dei più prestigiosi della Finanza a livello nazionale[…]
Ci sono alcuni punti da chiarire: primo fra tutti i rapporti che c’erano fra l’allieva e il superiore fin dall’ingresso della vittima alla Scuola per frequentare l’anno accademico. Nella denuncia la giovane ha raccontata di essere stata chiamata più volte nell’ufficio del capitano e di aver poi subito la violenza. […] Nessuna voglia di commentare l’inchiesta in corso da parte dei colleghi degli ufficiali trasferiti così come degli allievi.
Del resto è questa anche la posizione degli avvocati che difendono il capitano indagato, Cesare Placanica e Maria Leone: «Preferiamo non commentare il merito dei fatti — spiegano — restando fiduciosi sull’esito dell’indagine. Anche il trasferimento dell’ufficiale disposto dai vertici del Corpo ci è sembrato una misura utile a consentire un’indagine più serena». […]