PORGI L’ALTRA GUANCIA (AL TELEFONO) - STA SPOPOLANDO IL FENOMENO DEI “MESSAGGI DI GUANCIA” SU WHATSAPP - QUESTI MESSAGGI SONO CREATI DAL MANCATO FUNZIONAMENTO DEL SENSORE DI PROSSIMITA’ DEL TELEFONO A CAUSA DI OSTRUZIONI COME BARBA O MASCHERINA, RISULTANDO IN MESSAGGI ESILARANTI E SENZA SENSO - LA GUANCIA INIZIA A "CLICCARE” LE PAROLE CONSIGLIATE DA WHATSAPP PER PROSEGUIRE LA CONVERSAZIONE INIZIATA, EMOJI COMPRESE - ECCO ALCUNI ESEMPI...

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Federico Cella per www.corriere.it

 

MESSAGGI GUANCIA WHATSAPP 1

WhatsApp al netto delle preoccupazioni legate all’aggiornamento dei termini d’utilizzo, è di gran lunga l’app più usata in Italia. È diventato il sistema di comunicazione principe, dato per scontato anche per tematiche lavorative, un caposaldo - consolidato dalla pandemia - per i vari rapporti scuola-famiglia, praticamente la base di ogni rapporto affettivo.

 

C’è chi ragiona a lungo prima di mandare un messaggio, e chi invece scrive di pancia. Salvo poi pentirsene e lasciare la terribile traccia del «messaggio cancellato». C’è poi il raro fenomeno di quelli che invece scrivono di guancia. E qui si originano i messaggi tra i più poetici e misteriosi che si possono trovare nella vasta biblioteca ugc (user generated content) dell’app.

 

MESSAGGI GUANCIA WHATSAPP 2

Come nasce questo accadimento che sfiora il metafisico? Si tratta di un fenomeno tecnico che nasce dall’interazione involontaria di guance e schermi touch particolarmente sensibili. Sotto ogni aspetto. Volete provare a replicarlo? Il procedimento da seguire è piuttosto rigoroso.

 

Prima di tutto si deve essere dentro WhatsApp, nell’atto di scrivere a qualcuno: dev’essere quindi aperta la tastiera virtuale e il dialogo avere già un incipit qualunque. A quel punto serve un intervento esterno, una telefonata in arrivo. Si risponde, adagiando orecchio e guancia al telefono. Il seguito è legato al destino, ossia al corretto o meno funzionamento del sensore di prossimità del telefono.

MESSAGGI GUANCIA WHATSAPP 3

 

Se il sensore funziona correttamente, lo schermo si oscura e tutto va come dovrebbe. Se invece per una qualche ragione poco ponderabile – barba, mascherina, non corretto posizionamento dello smartphone (dovuto magari a un interlocutore che urla) – il sensore non scatta, Android o iPhone che sia, ecco che può crearsi il messaggio involontario.

 

La guancia libera da ogni impedimento inizia a «cliccare» in sequenza le parole consigliate da WhatsApp per proseguire la conversazione iniziata, emoji comprese. Un impeto creativo non voluto che può concludersi anche con l’invio del messaggio in questione. E relative conseguenze, più o meno gravi.

 

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La dinamica sensore-che-non-funziona + guancia può portare anche ad altri risultati non desiderati sul proprio smartphone. Ma quella dei messaggi assurdi su WhatsApp ci sembra di lunga il più interessante.