POSTA! - DOPO 7 ANNI DI LONTANANZA, GIANFRANCO FINI E FRANCESCO STORACE DI NUOVO ASSIEME. A PRANZO. COMPLIMENTI: NON SI CAPISCE COME ABBIANO FATTO A RICONOSCERSI! –NELLA SECONDA METÀ DEGLI ANNI '60, MIA MADRE CHIESE AL PEDIATRA COME MAI VENIVANO FATTE TANTE VACCINAZIONI AI BAMBINI. RISPOSTA: "SIGNORA, PERCHÉ HANNO…”
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Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Europei di calcio. Ma è vero che se l'Italia si permetterà di battere la Turchia stasera, Erdogan minaccia di far partire un milione di profughi alla volta di Lampedusa?
John Doe Junior
Lettera 2
Caro Dago, spero proprio che quelle ragazze che hanno aggredito due tredicenni davanti ad una scuola di Roma vengono prese e punite in maniera esemplare. Detto questo, però, perché bisogna coinvolgere due ragazzine tredicenni mandandole in giro con la bandiera arcobaleno a fare propaganda per la causa gay?
Lettera 3
Gli adulti dovrebbero lasciare gli adolescenti fuori dalle dispute politiche. Poi quando cresceranno saranno loro a decidere se e per cosa impegnarsi. Lasciamoli vivere serenamente, che il Covid li ha già messi di fronte ad una prova impegnativa sconvolgendo le loro vite.
F.T.
Lettera 4
Caro Dago, vertice G7, stasera incontro con la regina Elisabetta, Carlo e William, dopo una visita a l'Eden Project, un complesso turistico eco-friendly, sponsorizzato dallo stesso erede al trono fra la svariate iniziative ambientali della sua fondazione. Ma cosa può fregare ai Sette Grandi di un progetto simile? Escluso Boris Johnson, che gioca in casa, sono arrivati tutti con l'aeroplanone ultrainquinante!
Axel
Lettera 5
Caro Dago, Gran Bretagna, secondo uno studio la variante indiana sarebbe 6 volte più contagiosa del virus originale. Il Covid: "Voi suonate i vostri vaccini che io (vi) suonerò (con) le mie varianti!".
Theo
Lettera 6
Caro Dago, nella seconda metà degli anni '60, mia madre chiese al pediatra come mai venivano fatte tante vaccinazioni ai bambini. Risposta: "Signora, perché hanno tanti vaccini da smaltire, e piuttosto che buttarli...". Insomma, oltre mezzo secolo dopo, la 18enne Camilla Canepa è morta per lo stesso motivo: perché bisognava smaltire AstraZeneca. L'Italia non cambia mai.
E.S.
Lettera 7
Alla domanda se Camilla Canepa abbia indicato o meno le sue patologie nella scheda informativa la risposta è NO! Come del resto nessuno le indica. Se vuoi il vaccino le crocette devono essere tutte sulla casella NO. In caso contrario il vaccino non te lo fanno. E allora niente Pass. E se niente Pass, niente uscite,niente cene, niente matrimoni, ma soprattutto niente lavoro, niente colloqui di lavoro, niente università, niente spostamenti, niente Vita.
E non facciamo finta di non saperlo, non facciamo gli ipocriti per carità. Questa è la nuova libertà a quanto pare. Questo è il ricatto vile di uno Stato che non ha nemmeno il coraggio di dichiarare obbligatorio il vaccino nel timore di dover poi far fronte a indennizzi,risarcimenti,cause. Sperimentiamo, mentiamo, tacciamo e ci vacciniamo.
Saluti.
SR
Lettera 8
Caro Dago, Covid, Commissione Ue: "Su Green Pass si lavora con gli Stati Uniti". Ah, Green Pass e Green Card tutto in uno? Sono passati dal "Non venite, non venite" di Kamala Harris ai guatemaltechi, al "Venite, venite" per gli europei?
Giacomo Francescatti
Lettera 9
Caro Dago,
visto che da un anno a questa parte i telegiornali si sono trasformati in bollettini medici, non sarebbe il caso di aggiungere alla rassegna numerica quotidiana i dati dei decessi sopraggiunti poco dopo la somministrazione del vaccino per la Covid?
Con ogni sospetto,
Johannes de Silentio
Lettera 10
Caro Dago, Joe Biden è arrivato al G7 in Cornovaglia scortato da ben 17 automobili. Ma porca miseria, vogliono metterlo in difficoltà? Già è rincoglionito di suo, chissà che problemi per individuare l'auto giusta su cui salire!
Stef
Lettera 11
Caro Dago
Oggi s'incontreranno l'ambasciatore di Becchino Li Junhua e i due Giuseppe della politica nostrana. L'ambasciatore cinese chiederà loro di esprimere una ferma condanna contro gli Iuguri che perseguitano e reprimono i Cinesi e contro gli Americani che hanno manipolato il Covid 19 e l'hanno fatto uscire dal laboratorio di Atlanta.
Lettera 12
Caro Dago,
Michetti chi? Effettivamente per molti non romani (e per pochi romani) il candidato sindaco del centrodestra Michetti è persona poco nota.
A vedere però come e quanto hanno già scritto sul tizio e sulle sue attività i soliti giornali con i soliti articolisti/commentatori, che costituiscono il pabulum dei sinistrati radical chic, si può affermare che la Ducetta Meloni (scritta con la D maiuscola da sottocultura di destra) ha azzeccato il candidato.
Ne vedremo delle belle.
Francesco
Lettera 13
Caro Dago, Di Maio: "Fortissima domanda del Made in Italy in Francia". Che sfiga, i migranti sono Made in Africa!
Frankie
Lettera 14
Dago Sindaco di Roma,
l' auspicio di tanti. Merlo prima firma in zona Largo Fochetti,
repubblica paper, profetizza: Michetti candidato altro non è che il
ritorno della sottocultura che fu di Alemanno a Polverini ( anno 2008
e anno 2006). Anni lontani, dove si leggeva e si lottava, le copie del
quotidiano, allora di Debenedetti, vendeva quasi il triplo di adesso.
In quindici anni in tanti per motivi vari non lo comprano più, mentre
le cornacchie, i gabbiani, le taccole i tordi ed altri volatili
svolazzano oggi numerosi fino alla vicina Piazza della Repubblica. Le
rondini fanno rari passaggi, i passerotti pure e di merli ne restano
due o tre. Torni una cultura vera ed elevata che sconfigga, come nel
2008, la pretesa del popolo elettore di decidere chi lasciare in volo
e chi far accomodare ai giardinetti abbandonati dell' Urbe.
Saluti - peprig -
Lettera 15
Caro Dago, nel casertano, asilo degli orrori per i bimbi dei migranti non regolari gestito da una copia di coniugi ghanesi. I piccoli fatti oggetto per mesi di gravi violenze fisiche e vessazioni psicologiche perpetrate dai due ghanesi e consistite in privazioni di acqua e cibo, punizioni corporali quali la denudazione e l'internamento in stanze al buio e prive di riscaldamento, pestaggi con l'utilizzo di mazze di ferro e bastoni, inserimento di peperoncino negli occhi e tra le natiche delle vittime, spezzamento delle unghie.
Anche nei nostri asili si sente spesso di maltrattamenti, ma qui siamo ai livelli di campo di concentramento tedesco. Salviamo gli africani da guerra, fame e povertà perché vengano a fare di nascosto i nazisti in Italia? Aria, rimandiamoli a casa!
Martino Capicchioni
Lettera 16
Caro Dago, dopo 7 anni di lontananza, Gianfranco Fini e Francesco Storace di nuovo assieme. A pranzo. Complimenti: non si capisce come abbiano fatto a riconoscersi!
Pikappa
Lettera 17
Che infingardi, questi baby-boomer!, si sente dire a chi rientra in non si sa quale fascia anagrafica depressa, caro Dagos. Invece di correre a farsi vaccinare, latitano, scansano il precetto vaccinale, non fanno la fila, non la saltano, non si pigliano e non si accapigliano. Come esempi di dedizione alla causa pubblica e attaccamento alla propria salute, oltre che per deferenza a Draghi, disciplina militare a Figliuolo e fedeltà protocollare a Speranza, vedi i Millenials, generation Z e via decrescendo: che bravi!
Il punto è proprio questo: la decrescita demografica, felicissima e in salute: un cambio alla pari con la salute del pianeta. Ecco perché i più giovani, i meno soggetti di tutti a prendersi il virus, per giunta, nelle sue versioni meno aggressive, corrono a vaccinarsi in massa: quando il covid era più giovane e robusto, no: e ora, sì? Che scienza è questa, che storia della scienza, medica e statistica, dice questa scemenza a chi la raccontano?
Nascono sempre meno italiani: e sembra che il vaccino inibisca le capacità riproduttive. I più giovani non si sa se si salvano da mascherine, lockdown, contagio: ma di fronte a un rischio simile, il famoso 'futuro dei nostri figli' è senza futuro e senza figli. Politici, virologi e salvatori del mondo, per favore: non parlatene più.
Raider
Lettera 18
Incredibili, ‘sti calciatori! Riescono a farsi ricrescere folti i capelli, anche dopo averli persi.
Bravissimi, sia Conte, sia Del Piero.
Giuseppe Tubi
Lettera 19
Caro Dago, a Marco Travaglio, direttore de "Il Fatto Quotidiano", viene chiesto se si sia mai fatto una canna. “Sì, per una scommessa persa. Qualche anno fa, hanno organizzato un viaggio a Marrakech Beatrice Borromeo e i mie colleghi Silvia Truzzi, Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Cinzia Monteverdi. Ho fatto il primo tiro, non è successo niente. Ho fatto un secondo tiro e non è successo niente. Al terzo tiro se la sono ripresa e se la sono fatta loro perché hanno capito che andava sprecata...”. E noi che pensavamo che i pezzi dei cronisti del giornale "grillino" traessero origine da approfondite indagini e verifiche sui fatti di cronaca e di politica ...
Gripp
Lettera 20
Caro Dago, lo schiaffeggiatore di Emmanuel Macron? Condannato a 18 mesi di detenzione, quattro da scontare in cella e altri 14 con la condizionale. Poi sarà in libertà vigilata per due anni durante i quali avrà l'obbligo di lavorare o seguire un corso di formazione, dovrà ricevere cure psicologiche e non potrà commettere infrazioni.
Inoltre non potrà possedere armi per cinque anni, sarà privato dei diritti civici per i prossimi tre e interdetto per sempre da ogni funzione pubblica. Eh, insomma. Un essere abietto! Non come quei bravi brigatisti rossi che ai tempi di François Mitterrand facevano rapine e assassinavano persone in Italia e poi venivano accolti in Francia con tutti gli onori!
Bib
Lettera 21
Caro Dago,
da che mondo è mondo gli esami hanno sempre avuto la funzione di selezionare.
Tra qualche giorno inizieranno gli esami di maturità che nel nostro paese hanno perso da tempo la funzione di selezionare fra chi sa e chi non sa, fra chi ha studiato e chi non lo ha fatto in quanto il superamento dell’esame è matematicamente certo al 99,9% dei candidati e quello 0,1% che non lo supera non lo supera per motivazioni che, in genere, nulla hanno a che fare con le sue capacità scolastiche.
In queste condizioni non sarebbe meglio annullare del tutto gli esami di maturità ?
Risparmieremmo un mucchio di ansie ai nostri ragazzi ed alle loro famiglie e risparmieremmo un bel po’ di quattrini.
Pietro Volpi