POVERO ZELENSKY, NON SA PIÙ COME FARSI NOTARE – IL PRESIDENTE UCRAINO AL “SUN” SVELA: “SONO SOPRAVVISSUTO A CINQUE TENTATIVI DI OMICIDIO ORDINATI DA PUTIN. MA È COME IL COVID, OGNI VOLTA CHE LO PRENDI DIVENTA PIÙ FACILE SUPERARLO” – “OGGI IL NOME DELL’OPERAZIONE PER FARMI FUORI È ‘MAIDAN 3’. L'OBIETTIVO È DESTITUIRMI ENTRO LA FINE DELL'ANNO, ANCHE SENZA UCCIDERMI” – FATE SAPERE A BIDEN CHE ZELENSKY ESCLUDE ANCORA OGNI TIPO DI ACCORDO CON LA RUSSIA: “NON SIAMO DISPOSTI A CEDERE LE NOSTRE TERRE” – VIDEO 

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DAGONEWS

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, indurito dalla guerra, si è scrollato di dosso i ripetuti tentativi russi di assassinarlo, definendo gli attentati nei suoi confronti “niente di più di un attacco di Covid”. Afferma che almeno "cinque o sei" complotti per ucciderlo sono stati sventati dai servizi segreti ucraini.

In un’intervista esclusiva mondiale, il presidente ucraino ha anche affermato che la volontà dell’Ucraina di sconfiggere la Russia di Vladimir Putin rimane forte – e che “nel morale non c’è alcuna situazione di stallo”.

Ha detto che la sua gente era stanca di “incursioni aeree permanenti”, stanca di essere bombardata, stanca di vedere le proprie case distrutte e i propri cari uccisi. Ma ha aggiunto: “Se chiedete agli ucraini ‘siete disposti a cedere alla Russia, le nostre terre? Siete pronti a parlare con i russi su come porre fine a tutto questo? Sei pronto al compromesso, personalmente, con Putin e sei stanco di questo?’, allora ti diranno che non siamo stanchi. Siamo pronti ad andare oltre”.

Riguardo ai tentativi di rovesciarlo, Zelensky ha affermato che il primo complotto ha causato il panico, come la prima epidemia di Covid . Ma dopo non erano poi così male. Parlando al Sun nel quartier generale della sua fortezza a Kiev , Zelensky ha ammesso di aver perso il conto di tutti i tentativi di ucciderlo da quando la Russia ha scatenato un’invasione su vasta scala il 24 febbraio dello scorso anno.

Zelensky ammette: “La prima volta è impressionante, ma dopo è proprio come il Covid”. Le forze speciali russe si sono paracadutate a Kiev per ucciderlo il primo giorno dell'invasione russa. Le guardie del corpo di Zelensky hanno sigillato il suo ufficio con barricate improvvisate e pezzi di compensato. I suoi più stretti aiutanti erano dotati di fucili e giubbotti antiproiettile. Uno di loro ha sclamato che l'ufficio sembrava un “manicomio”.

Ma quando funzionari britannici e statunitensi si offrirono di portare il presidente fuori dalla capitale nel timore che potesse cadere nel giro di poche ore, lui rispose con la frase leggendaria: “Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”. Più tardi, mentre le battaglie infuriavano intorno a Kiev, Zelensky è uscito dal complesso per realizzare un video di sfida, dimostrando che era ancora nella capitale.

Quasi due anni dopo, Zelensky ha affermato che la Russia “vuole ancora moltissimo” rovesciarlo dal potere. Conosce anche il nome in codice della loro ultima missione per farlo fuori e la sua scadenza è la fine dell'anno.

Il leader ha detto: “Il nome dell’operazione è Maidan 3. Ha lo scopo di destituirmi e cambiare il presidente, forse non uccidendomi. Utilizzeranno tutti gli strumenti a loro disposizione. Quindi questa è l'idea, fino alla fine dell'anno. Hanno anche dato un nome all'operazione. Ma vedi che possiamo conviverci”.

Zelensky ha escluso di tenere le elezioni che avrebbero dovuto svolgersi l’anno prossimo, sostenendo che siano illegali sotto la legge marziale, impossibili a causa della guerra, e che avrebbero diviso il Paese.

Ad agosto il servizio di intelligence ucraino – la SBU – ha dichiarato di aver sventato un complotto per uccidere Zelensky con un attacco aereo sulla città meridionale di Mykolaiv. La SBU ha dichiarato di aver arrestato una donna accusata di aver fornito i dettagli della sua visita in Russia.

Uno degli assistenti di Zelensky ha detto che almeno una dozzina di attentati erano stati compiuti nella sua vita nelle prime settimane di guerra. Ma quando The Sun gli ha chiesto esattamente a quanti complotti fosse sopravvissuto, ha ammesso: “Non lo so davvero”. E ha rifiutato di chiedersi se l’Ucraina avesse o meno compiuto i propri omicidi in risposta.

Un certo numero di collaboratori filo-russi sono stati uccisi o feriti da autobombe e trappole esplosive, ritenute opera delle forze speciali e dei partigiani ucraini. Zelensky ha detto: “Non posso discutere con voi di eventuali operazioni speciali dell’intelligence ucraina o dei servizi segreti o di alcune forze speciali.

Alla domanda se l’Ucraina è pronta a cogliere l’occasione di uccidere Putin se si presentasse l’occasione, Zelensky ha detto: “Questa è guerra, e l’Ucraina ha tutti i diritti per difendere la nostra terra”.