PRIMO WEEKEND CON LE NUOVE DIRETTIVE PER CORTEI E SIT-IN: VIETATE LE MANIFESTAZIONI NEI CENTRI STORICI E AREE SENSIBILI - A ROMA IN PROGRAMMA UN CORTEO A CIRCO MASSIMO E SUI GRUPPI TELEGRAM DI NO-VAX E NO-PASS SCRIVONO DI VOLER “DISOBBEDIRE AL DIVIETO DI MANIFESTARE” - A TORINO NO PASS A PIAZZA CASTELLO E A MILANO ALL'ARCO DELLA PACE: LA MAPPA DELLE REGOLE IN TUTTE LE CITTÀ…
-Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
Nel primo giorno di proteste no green pass dopo la direttiva del Viminale per contenere cortei e sit-in, scattano nelle città di tutta Italia le contromisure delle Prefetture per scongiurare iniziative a ridosso di aree sensibili e il rischio di un'ulteriore impennata di contagi in zone ad alta densità turistica e in vista delle iniziative natalizie.
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese auspica che «non ci siano pericolose forzature e prevalga il senso civico: i manifestanti seguano le modalità concordate con le autorità di pubblica sicurezza. Ricordo agli organizzatori - conclude la responsabile del Viminale - che hanno il dovere di garantire che le iniziative si svolgano in sicurezza per i partecipanti e senza che vengano pregiudicati i legittimi interessi della cittadinanza».
Ma il clima continua a non essere dei migliori: a Roma da giorni è stato visibilmente rinforzato il presidio dei carabinieri davanti all'abitazione del premier Mario Draghi ai Parioli e i movimenti di contestazione ai vaccini e al lasciapassare verde annunciano su Telegram di voler «disobbedire al divieto di manifestare».
A Milano vietati dal 25 novembre al 9 gennaio sit-in e cortei in piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele (riservati a cerimonie religiose ed eventi culturali e di intrattenimento) e comunque da oggi in tutti i giorni festivi e prefestivi. Provvedimenti simili a Trieste, Bergamo e Napoli, mentre a Padova è vietata la manifestazione no green pass in auto indetta per oggi.
A Trento concessi un sit-in a piazza Dante e un corteo ma fuori dalla zona a traffico limitato. Decisione che potrebbe essere presa sempre a Milano, dove si attende l'ennesimo raduno no pass in piazza Fontana non autorizzato con ingente spiegamento di forze dell'ordine: ok a un eventuale corteo ma solo verso la periferia.
A Roma in programma quattro iniziative di piazza, ma solo una no green pass, alle 15 al Circo Massimo, dopo che la Prefettura ha stilato un elenco di luoghi che possono ospitare manifestazioni in base alla fascia di rischio (alto, medio, basso): il Circo Massimo è da rischio alto, vietati a tempo indeterminato raduni davanti al Quirinale, Montecitorio, Palazzo Chigi e Palazzo Madama.
Nella Capitale, così come a Milano e in altre città, gli organizzatori delle manifestazioni saranno responsabili non solo sul rispetto del numero massimo di partecipanti annunciato in Questura ma anche sul pacifico svolgimento dell'evento, altrimenti spostato altrove o proibito. Eventuali interventi per far rispettare l'uso di mascherine e il distanziamento potrebbero essere portati a termine «in differita», anche con l'utilizzo di immagini registrate dalla polizia scientifica, per evitare problemi di ordine pubblico, con identificazioni e sanzioni decise dopo la fine della protesta.
E mentre a Napoli la Prefettura ha deciso di chiudere un'intera parte del centro storico, a Bologna il sindaco Matteo Lepore sottolinea come per ora non siano «previste particolari restrizioni». Per oggi annunciati cortei anche a Genova, Aosta, Gorizia, Cagliari, Pistoia.
A Torino no pass a piazza Castello. E sempre a Milano, dove ieri i carabinieri hanno perquisito le abitazioni di quattro no vax accusati di aver minacciato due giornalisti (Enrico Fedocci del Tg5 e Salvatore Garzillo di Ansa e Fanpage) che hanno seguito le manifestazioni nei giorni scorsi e di aver schedato altri cronisti usando Telegram, c'è preoccupazione per le infiltrazioni di provocatori all'evento di Robert Kennedy jr, paladino dei no vax, in programma sempre oggi alle 15 all'Arco della Pace.