CON IL PROCESSO HEARD-DEPP SIAMO ALLE SOLITE: OGNUNO STIRACCHIA LA VERITÀ PER DIFENDERE LA PROPRIA PARROCCHIETTA – MATTIA FELTRI: “I NEMICI DEL METOO ESULTANO E I SOSTENITORI SI AFFLIGGONO E PROTESTANO, MA SICCOME LA QUESTIONE È SERIA, SE FOSSE UN DIBATTITO SERIO IL PROCESSO NON L'AVREBBE SPOSTATO DI UN MILLIMETRO, NÉ CON UN VERDETTO NÉ CON L'ALTRO” – “DEL PROCESSO IN SÉ NON IMPORTAVA PIÙ A NESSUNO, IMPORTAVA DEL PROCESSO IN FUNZIONE DI UNA GENERALE BATTAGLIA DI GIUSTIZIA, O PIÙ PRECISAMENTE DI UNA GENERALE E CIECA VENDETTA…”
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Mattia Feltri per “La Stampa”
Imperversa una domanda: la vittoria in tribunale di Johnny Depp contro Amber Heard, segna la fine del #metoo?
Ma quello che mi domando io è se esista una risposta giusta a una domanda sbagliatissima.
Il processo serviva a stabilire se Heard avesse diffamato Depp dandogli del violento, ed è diventato un giudizio universale sugli uomini e sulle donne, se gli uomini accusati siano tutti colpevoli, ovvero porci maneschi prevaricatori, e le donne accusatrici tutte vittime, ovvero succubi di una cultura brutale e bestiale.
O, all'opposto, se tutti gli uomini accusati siano diffamati e se tutte le donne accusatrici siano infide bugiarde. Ha vinto Depp, e la sua assoluzione è l'assoluzione di tutti gli altri? E ha perso Heard, e la sua condanna è la condanna a tutte le altre?
Il dibattito dimostra quanto sia posta male la questione, quanto pretendano una parte e l'altra, rappresentate da cortei di supporter con cartelli e cori fuori dal palazzo di giustizia, una resa dei conti spietata, e non per quello che si è fatto, ma per quello che si è e si simboleggia, per nascita, per classe sociale, per genere, per colore della pelle. Un approccio filosofico che abbiamo ben visto, qui in Europa, nel Novecento.
I nemici del #metoo esultano e i sostenitori si affliggono e protestano, ma siccome la questione è seria, se fosse un dibattito serio il processo non l'avrebbe spostato di un millimetro, né con un verdetto né con l'altro. Del processo in sé a un certo punto non importava più a nessuno, importava del processo in funzione di una generale battaglia di giustizia, o più precisamente di una generale e cieca vendetta.