IL PROCURATORE DI MILANO, FRANCESCO GRECO, VA A INTERROGARE PIERO AMARA E LA SUA VICE, LAURA PEDIO, SENTE ARMANNA - MA E' PROPRIO PER OMISSIONE D'ATTI D'UFFICIO SUI VERBALI 2019-2020 DI AMARA CHE GRECO È STATO INDAGATO DALLA PROCURA DI BRESCIA, E LA PEDIO E' INDAGATA PER OMISSIONE D'ATTI D'UFFICIO PROPRIO SU ARMANNA (PER NON AVERLO INDAGATO PER CALUNNIA DEI VERTICI ENI SULLA BASE DELLE PROVE SEGNALATE DAL PM STORARI)
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Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"
In Procura a Milano non hanno ancora finito di interrogare sia l'ex avvocato esterno Eni Piero Amara sia il suo sodale ex dirigente Eni Vincenzo Armanna, tacciati d'essere calunniatori dal pm Paolo Storari e al centro anche del terremoto creato dal modo (contestato da Storari ma rivendicato dai suoi capi) con il quale la Procura di Milano scelse nel 2019-2020 di temporeggiare sulle dichiarazioni di Amara circa la presunta associazione segreta «Ungheria».
Ma la notizia non è questa, perché è stato un diritto di Amara e Armanna chiedere di farsi di nuovo interrogare su un altro segmento d'imputazione, notificata in luglio dal procuratore aggiunto Laura Pedio su pungolo dell'avocazione chiesta dall'ex avvocato di Armanna, Luca Santa Maria: l'aver cioè calunniato Santa Maria nel 2017 per far ritrattare le accuse di Armanna ai vertici Eni e sperare di far innescare un processo disciplinare contro il pm Fabio De Pasquale.
L'aspetto interessante degli interrogatori è invece chi è andato a farli: il procuratore Francesco Greco quello di Amara in carcere a Terni, la sua vice Pedio quello di Armanna. È infatti proprio per omissione d'atti d'ufficio sui verbali 2019-2020 di Amara che Greco è stato indagato in estate dalla Procura di Brescia, la quale di recente ha chiesto una archiviazione che attende di essere accolta o respinta dal gip.
Il che non ha quindi fatto sentire a disagio il procuratore, il quale, come di rado accade, ha scelto di compiere direttamente un atto di indagine in una inchiesta di cui non è titolare, evidentemente per non sovraesporre la titolare Pedio: alla quale ha affiancato nel fascicolo due pm (Stefano Civardi, presente all'interrogatorio con Greco, e Monia Di Marco), e verso la quale Amara nel programma tv «Piazza Pulita» si era sperticato in elogi («La donna più intelligente mai incontrata») inversamente proporzionali al risentimento ostentato verso Storari.
Armanna è stato invece interrogato proprio da Pedio, anch' ella dunque non sentitasi condizionata dal fatto di essere in questo momento indagata dalla Procura di Brescia per l'ipotesi di omissione d'atti d'ufficio appunto su Armanna: cioè per non averlo indagato per calunnia dei vertici Eni sulla base delle prove segnalate dal coassegnatario pm Storari a lei, a Greco e (tramite Greco) a De Pasquale.