PROCURATORE PROCURA GUAI - IL MAGISTRATO CARLO MARIA CAPRISTO, CHE SECONDO I PM DI POTENZA "VENDEVA AD AMARA LA SUA FUNZIONE GIUDIZIARIA", TRASFORMO' LA PROCURA DI TRANI IN UNA BOMBA A OROLOGERIA - TIRO' FUORI L'INCHIESTA SULLE AGENZIE DI RATING ACCUSATE DI AVER MANIPOLATO IL MERCATO DANNEGGIANDO L'ITALIA (INDAGINE FINITA CON UNA RAFFICA DI ASSOLUZIONI), QUELLA SULLE CARTE DI CREDITO REVOLVING DI AMERICAN EXPRESS E ANCORA PRIMA QUELLA EVAPORATA IN UN'ARCHIVIAZIONE SULLE PRESUNTE PRESSIONI DI BERLUSCONI PER LA CHIUSURA DI "ANNOZERO"
-Bepi Castellaneta per il "Corriere della Sera"
Dall' inchiesta sull' incendio del teatro Petruzzelli di Bari a quella di Trani sulle agenzie di rating con il coinvolgimento di colossi della finanza internazionale; il tutto passando tra l' altro per il settore bancario con le verifiche sulle carte di credito revolving di American Express, ma anche per lo sconfinamento in campo televisivo con gli accertamenti sulle presunte pressioni berlusconiane per chiudere la trasmissione Annozero di Michele Santoro.
Non si può certo dire che gli anni in toga di Carlo Maria Capristo, 68 anni, gallipolino di nascita ma barese di adozione, in magistratura dai primi anni Ottanta, appassionato di musica e karaoke nonché amante degli animali, siano passati inosservati. Tutt' altro. E questo già prima dell' approdo al vertice della Procura di Taranto dove il 6 maggio del 2016, durante la cerimonia di insediamento, assicurò: «Sono contrario alla spettacolarizzazione del processo Ilva come di altri processi».
Fatto sta che proprio a Trani, dove Capristo è stato a lungo procuratore, si sono accavallate inchieste clamorose e altrettanto fragorose, puntualmente accompagnate da aspre polemiche e scandite da giornate complicate con ripetute sfilate di testimoni eccellenti ritenuti evidentemente indispensabili.
Al punto che il Palazzo di giustizia della città, gioiello incastonato in uno scenario da cartolina tra la Cattedrale e l'Adriatico a una quarantina di chilometri da Bari, in quegli anni tumultuosi schizzò ben presto sotto i riflettori nazionali e internazionali trasformandosi nell' epicentro di un terremoto giudiziario che allungava le sue scosse persino all' estero.
Come nel caso dell' inchiesta sulle agenzie mondiali di rating accusate di aver manipolato il mercato danneggiando l' Italia, un' indagine finita nel 2017 con una raffica di assoluzioni; ancora prima era invece evaporata in un' archiviazione quella sulle presunte pressioni di Silvio Berlusconi per la chiusura di Annozero .
In realtà Capristo si è occupato di grandi inchieste anche in precedenza, soprattutto durante gli anni da sostituto procuratore nella sua Bari dove è molto noto per aver condotto le indagini sull' incendio doloso del teatro Petruzzelli, distrutto dalle fiamme il 27 ottobre del 1991. E pure allora furono polemiche, in particolare quando decise di ascoltare in ospedale un indagato malato terminale di Aids. Al centro delle indagini c' era l' ex gestore Ferdinando Pinto: alla fine fu assolto in via definitiva.