PRONTI A UNA NUOVA CAPITOL HILL? SI COMINCIA– I SOSTENITORI DI DONALD TRUMP INIZIANO A FARE CASINO: IN ARIZONA UN GRUPPO, ARMATO DI FUCILI E PISTOLE, SI È RADUNATO FUORI DAL QUARTIER GENERALE DELL’FBI, A PHOENIX. OVVIAMENTE SONO LÌ PER PROTESTARE CONTRO IL BLITZ “ILLEGALE” DEI FEDERALI A MAR-A-LAGO. SE TRUMP VENISSE INCRIMINATO, L’AMERICA RISCHIA UNA GUERRA CIVILE
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USA: VIDEO SUPPORTER TRUMP ARMATI FUORI DA FBI ARIZONA
(ANSA) - Una decina di sostenitori di Donald Trump armati di fucili e pistole si sono ritrovati fuori dal quartier generale dell'Fbi a Phoenix, in Arizona, per protestare contro il blitz dei federali a Mar-a-Lago. Lo mostra un video trasmesso dalla Cnn. La protesta è avvenuta sabato ma le immagini sono circolate soltanto adesso. I supporter hanno accusato l'Fbi di aver condotto un'operazione "illegale". Alcuni avevano il volto coperto, armati fino ai denti, e sventolavano bandiere americane.
TRUMP, IL PARTITO FRENA «BASTA ATTACCHI ALL'FBI» SCONTRO SUI FILE DESECRETATI
Estratto dell’articolo di Anna Guaita per “il Messaggero”
È passata quasi una settimana dalla perquisizione della villa di Mar-a-Lago e la posizione di Donald Trump sembra farsi sempre più delicata. Anzi, un segnale di quanto grave sia lo danno le parole di un deputato repubblicano, John Katko, che ieri ha invitato i colleghi filo-trumpiani «a fare un respiro profondo e non correre ad abbracciare conclusioni affrettate».
[…] Non è chiaro cosa succederà adesso, ma i repubblicani chiedono che il Dipartimento della Giustizia renda noto anche l'affidavit, cioè il documento che ha messo in moto tutta la proceduta, e che contiene le motivazioni della perquisizione. Intanto però un sondaggio della Nbc rivela che il 49% dell'opinione pubblica Usa approva il modo in cui l’Fbi ha condotto la perquisizione e solo il 37% lo disapprova.
Questo non protegge gli agenti da attacchi della base estremista filo-trumpiana. Il Bureau ha confermato di aver ricevuto numerose minacce di morte, e che gli agenti che hanno condotto la perquisizione, il cui nome è stato reso pubblico, sono sotto protezione.
Che ci siano rischi, lo ha provato il gesto violento di Ricky Shiffer, l'ex militare ucciso dopo aver tentato di fare irruzione nella sede dell'Fbi a Cincinnati, armato di un fucile d'assalto. Shiffer, che aveva un lungo passato nella Marina e nella Guardia Nazionale, era stato anche in guerra in Iraq. Negli ultimi tempi aveva spesso scritto sui social di Trump, Truth, e aveva espresso indignazione per la perquisizione, al punto di invocare la «guerra» contro l'Fbi e «l'uccisione degli agenti».