LE PURGHE DI XI JINPING – L’EX MINISTRO DEGLI ESTERI CINESE, QIN GANG, RIMOSSO LO SCORSO LUGLIO, SI È DIMESSO DA DEPUTATO DEL CONGRESSO NAZIONALE DEL POPOLO – GANG ERA STATO SOLLEVATO DALLA SUA CARICA IN SEGUITO A UNA RELAZIONE EXTRACONIUGALE E INDAGATO PER POSSIBILI “VIOLAZIONI DELLA NORMATIVA DELLA SICUREZZA NAZIONALE” – NESSUNO SA DOVE SI TROVI L'EX MINISTRO AL MOMENTO…

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(ANSA) - L'ex ministro degli Esteri cinese Qin Gang, scomparso dalla vita pubblica da giugno e poi clamorosamente rimosso dalla carica dopo circa 6 mesi, si è dimesso da deputato del Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del parlamento cinese che la prossima settimana terrà la sua riunione annuale.

 

Lo si legge a sorpresa in una dichiarazione del Comitato permanente del Congresso, rilanciata dalla Xinhua, secondo cui Qin "non è stato rimosso o espulso". Le sue dimissioni da deputato, inoltre, sono state accettate dal Congresso del popolo di Tianjin da cui era stato designato. Allo stato, nessuno sa dove si trovi l'ex ministro.

 

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Qin, il ministro degli Esteri cinese con il mandato più breve di appena 7 mesi, era ritenuto molto vicino al presidente cinese Xi Jinping, di cui era stato anche ghost writer nei primi anni della salita al potere di fine 2012. Pechino ha rivelato poco sul suo status, sulle sue condizioni e su dove si trovi: con l'ultima mossa, tuttavia, Qin perderà l'immunità dai procedimenti penali, malgrado manchino ufficialmente le ipotesi di illecito contestate.

 

La sua rimozione a luglio 2023 era stata una delle più grandi sorprese politiche della Cina degli ultimi anni. Il governo, nell'occasione, disse prima che avrebbe saltato un incontro internazionale importante a causa di una "condizione fisica", per annunciare, poi, che era stato licenziato dal suo incarico. Da allora si sono perse le sue tracce, mentre la carica di ministro degli Esteri è stata riaffidata al predecessore Wang Yi, salito nel frattempo alla guida della diplomazia del Partito comunista cinese.

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Il Wall Street Journal, in seguito, riferì che Qin aveva una solida relazione extra-coniugale con una popolare giornalista televisiva mentre prestava servizio come ambasciatore degli Stati Uniti che avrebbe potuto mettere in pericolo la sicurezza nazionale. Nessuna inchiesta, tuttavia, risulta essere stata finora annunciata. Fu Cong, ambasciatore cinese presso l'Ue, ha all'inizio dell'anno respinto i timori sulla rimozione di Qin, osservando in un'intervista che il cambio di personale non è raro e che non significa una modifica nella politica cinese. Qin, allo stato, resta componente del Comitato centrale del Partito comunista.

 

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