PUTIN IN-FAME - IL VICEMINISTRO DELL’AGRICOLTURA UCRAINO, TARAS VYSOTSKY, ACCUSA “MAD VLAD” DI RUBARE IL GRANO PER RIDURRE IL PAESE ALLA FAME: “SE I FURTI CONTINUERANNO SAREMO RIDOTTI ALLA CARESTIA”. E NON SOLO LORO, VISTO CHE MOLTI PAESI AFRICANI DIPENDONO TOTALMENTE DAL FRUMENTO DI KIEV - DAI TERRITORI OCCUPATI DAI SOLDATI RUSSI SAREBBERO STATE GIÀ PORTATE VIA 400MILA TONNELLATE DI MATERIA PRIMA. GLI UCRAINI CONOSCONO BENE LA “STRATEGIA DELLA FAME” DI MOSCA, AVENDOLA GIÀ SPERIMENTATA CON L'HOLODOMOR, IL GENOCIDIO PER FAME, TRA IL 1932 E IL 1933, CON MILIONI DI MORTI…

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Estratto dell’articolo di Brunella Giovara per “la Repubblica”

 

vladimir putin

[…] Il porto più importante del mar Nero, anche per questo Putin vuole Odessa. Nulla parte, nulla arriva. La flotta russa è al largo, il mare è minato, l'export è bloccato. Il prezioso grano ucraino che sfama l'Europa è nei silos.

 

E sfama anche il mondo. Questa guerra distruggerà Paesi che dipendono totalmente da Ucraina e Russia: la Somalia, oltre il 90 per cento, il Congo (80), il Madagascar. L'ultimo rapporto di Onu, Unione europea e Fao dice che le persone che nel mondo soffrono la fame acuta sono quasi 200 milioni, 40 milioni in più rispetto allo scorso anno.

Taras Vysotsky

 

«A noi il grano lo rubano i russi», ha detto il viceministro dell'Agricoltura, Taras Vysotsky, ed è quello che nutre una nazione. Secondo il governo 400mila tonnellate sono già state portate via dai territori occupati, le regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk, Lugansk. Treni carichi che se ne tornano in Russia, gli ucraini li vedono passare e contano la ricchezza che se ne va. La cifra corrisponde a un terzo di quello stoccato, e «se i furti continueranno, queste regioni saranno ridotte alla carestia».

 

holodomor 2

Si chiama strategia della fame. Tutto questo è già successo, ed è stata una sciagura così grande che la si ricorda il 23 novembre con cerimonie meste, candele accese, messe funebri. La Grande Carestia, l'Holodomor. Significa "morire di fame", e così morirono milioni di ucraini tra il 1932 e il 1933.

 

Nelle stesse città che oggi vediamo massacrate dalla bombe, le strade erano piene di cadaveri di gente morta di consunzione. La foto simbolo, una bambina scheletrica in una strada di Kharkiv. Stalin aveva deciso di collettivizzare molte aree agricole dell'Unione Sovietica, a partire dal "granaio d'Europa".

 

Gli ucraini si opposero. I kulaki, che erano i piccoli proprietari terrieri, fecero resistenza. Meglio uccidere il bestiame che darlo ai kolchoz, pensarono. La repressione fu brutale. Ci furono le requisizioni, i sequestri di cibarie e interi magazzini di grano, tutto finì ai russi, e «noi ucraini siamo morti in 4 milioni, più o meno», racconta una signora seduta sulla panchina assieme alle amiche Alina e Valeryia. […]

 

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holodomor 2