PUTIN MARTELLA, ZELENSKY ARRANCA – L’OFFENSIVA RUSSA SULLA REGIONE DI KHARKIV È DEVASTANTE TRA RAZZI, DRONI E LE LETALI BOMBE-ALIANTE DI EPOCA SOVIETICA. LO SCOPO DELL’AVANZATA È COSTRINGERE GLI UCRAINI A TOGLIERE TRUPPE DAL DONBASS, A SPOSTARLE VERSO NORD E DISPERDERLE SU UNA LINEA DEL FRONTE LUNGA. MA COSÌ LE TRUPPE DI KIEV, A CORTO DI ARTIGLIERIA, SAREBBERO COSTRETTE A INDIETREGGIARE…
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DAGOREPORT - L’OBIETTIVO DI PUTIN È KHARKIV PER CONSOLIDARE IL CONTROLLO INTORNO AL DONBASS. CI VORRÀ ANCORA TEMPO, MA QUANDO CI RIUSCIRÀ, GLI AMERICANI COSTRINGERANNO ZELENSKY A UNA TRATTATIVA DI PACE
GOVERNATORE, TUTTO IL CONFINE DI KHARKIV SOTTO FUOCO RUSSO
(ANSA-AFP) - L'intero confine settentrionale della regione ucraina di Kharkiv è sotto il fuoco russo "quasi 24 ore su 24". Lo ha detto il governatore regionale Oleg Sinegubov commentando l'offensiva di Mosca che ha provocato migliaia di evacuazioni. "Tutte le aree del confine settentrionale sono sotto il fuoco nemico quasi 24 ore su 24. La situazione è difficile", ha detto sui social media.
ZELENSKY, DURI SCONTRI SU GRAN PARTE AREA CONFINE KHARKIV
(ANSA-AFP) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato oggi che ci sono state intense battaglie lungo le aree di confine nella regione di Kharkiv, dove migliaia di persone sono state sfollate dopo l'offensiva russa. "Battaglie difensive e aspri combattimenti continuano su gran parte del nostro confine", ha detto Zelensky, aggiungendo che "l'idea che sta dietro agli attacchi nella regione di Kharkiv è di minare la base morale e motivazionale della capacità degli ucraini di difendersi".
GOVERNATORE KHARKIV, 'AUMENTA LA ZONA GRIGIA DEI COMBATTIMENTI'
(ANSA) - Nella regione di Kharkiv è aumentata la "zona grigia", il territorio conteso dai combattimenti tra russi e ucraini nella rinnovata offensiva di Mosca nel nord del Paese. Lo ha affermato Oleg Sinegubov, governatore di Kharkiv, secondo quanto riportato da Rbc-Ucraina.
"Il nemico continua i suoi sforzi per avanzare in profondità nella regione di Kharkiv. La nostra 'zona grigia' è davvero aumentata, è aumentato il numero degli insediamenti nei territori in cui si svolgono operazioni di combattimento attivo", ha affermato il governatore secondo cui "non ci sono successi significativi" dei russi in questi territori, "ma la situazione è davvero piuttosto difficile".
PIOGGIA DI FUOCO SUGLI UCRAINI ASSALTO AI VILLAGGI NEL KHARKIV
Estratto dell’articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”
Adesso la battaglia […] si concentra con furia nella piccola città di Vovchansk, cinque chilometri dal confine con la Russia e settanta chilometri dalla metropoli di Kharkiv, che è da sempre il bersaglio grosso nel Nord dell’Ucraina – quello che la Russia non è riuscita a centrare durante le prime settimane dell’invasione nel 2022.
[…] la posizione è particolare. Si tratta di un piccolo centro – ventimila abitanti – che sta al di là del fiume Siversky Donets, nel senso che se poi da lì i soldati invasori volessero marciare su Kharkiv dovrebbero attraversare il corso d’acqua – che è un’attività sempre poco raccomandabile perché ti esponi molto al tiro dei tuoi nemici. Potevano scegliere di sfondare il confine al di qua del fiume – quindi più a Ovest – e invece anche se vincessero si troverebbero sull’altra sponda rispetto a Kharkiv.
Per questo motivo c’è da pensare che per adesso non vogliano muovere dritti su Kharkiv e vogliano invece scendere verso Sud e attaccare da dietro le linee ucraine che difendono Kupiansk. Darebbero un grande aiuto al contingente russo più grande, che da settimane si sta ammassando in attesa di scatenare un’offensiva da Est verso Ovest nella regione del Donbass – tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, al meglio di quanto possiamo capire.
La pressione dell’esercito che arriva dalla Russia è spaventosa. I testimoni sul posto dicono che due giorni fa i russi hanno lanciato razzi, droni e almeno venti bombe-aliante, vale a dire quegli ordigni di epoca sovietica con quintali di esplosivo aggiornati con un paio di ali che planano per decine di chilometri dopo essere stati sganciati dagli aerei russi.
Per colpire Vovchansk, a cinque chilometri, i piloti russi non solo restano comodamente nello spazio aereo della Russia ma non sono nemmeno costretti a salire molto in quota: è un bersaglio che più a portata di così non si potrebbe. Volontari con furgoni si occupano di far evacuare i civili e i giornalisti hanno per ora ancora accesso alla città – due segni che ancora non è cominciata la fase finale della battaglia. Come a Marinka, come a Bakhmut, come ad Avdiivka e a Chasiv Yar, quando poi le cose si metteranno male in modo definitivo ci sarà una chiusura quasi totale della zona.
C’è anche un contingente russo […] che muove in direzione di Lyptsy e questa volta è sulla sponda giusta del fiume per attaccare Kharkiv, quaranta chilometri più a Sud. Fonti militari ucraine nella regione dicono a Repubblica che le difese circolari attorno alla città sono troppo solide per cedere a questa incursione limitata, ma che un obiettivo dei soldati russi potrebbe essere tornare a portata di tiro con i lanciarazzi e l’artiglieria.
Nei primi mesi d’invasione […], gli abitanti di Kharkiv fecero una vita sotterranea per sfuggire ai colpi di cannone dei soldati russi piazzati a Nord e a Est della città, fino a quando i soldati russi non furono cacciati oltre confine e la distanza di sicurezza non fu ripristinata. Ora Mosca vuole annullare di nuovo questo stato di grazia. L’altro grande scopo dell’avanzata di questi giorni è costringere gli ucraini a togliere truppe dal Donbass, a spostarle verso Nord e disperderle su una linea del fronte lunga. È una cosa che l’Ucraina soffre molto, come ebbe a dire a fine marzo lo stesso Zelensky: se non saremo più in grado di sparare molti proiettili di artiglieria, saremo costretti a indietreggiare per accorciare la linea del fronte da difendere.