AL QAEDA, PUTIN, HAMAS, MOSSAD: TUTTI GLI INCROCI PERICOLOSI DI MIKE LYNCH – IL MAGNATE BRITANNICO, MORTO NEL NAUFRAGIO DELLO YACHT BAYESIAN, AVEVA GESTITO AFFARI RISERVATI CON I SERVIZI SEGRETI E LE DIFESE DI DIVERSI STATI OCCIDENTALI – LA SUA SOCIETÀ AUTONOMY (POI VENDUTA AGLI AMERICANI DI HEWLETT PACKARD) HA CREATO UN PROGRAMMA DECISIVO PER DARE LA CACCIA AI TERRORISTI DI AL QAEDA DOPO L’11 SETTEMBRE– LA SUA SECONDA CREATURA, DARKTRACE, HA FORNITO POTENTI SCHERMI CYBER PER COMBATTERE GLI HACKER RUSSI. E HA CREATO SISTEMI DI PROFILAZIONE TRAMITE IA, UTILIZZATI DALL’INTELLIGENCE ISRAELIANA PER I TERRORISTI DI HAMAS…
-Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
Mike Lynch è l’unico imprenditore britannico ad avere eguagliato il miracolo economico delle startup californiane, trasformando il laboratorio nella mansarda allestito da un pugno di neolaureati in una serie di colossi informatici dai fatturati miliardari. Ma Cambridge non è la West Coast: l’università britannica è sempre stata una fucina di spie e infiltrati, a partire dai celebri Cinque, dove ogni scoperta di rilievo viene subito intercettata dall’intelligence.
E nella sua lunga carriera Lynch di affari riservati ne ha gestiti tantissimi, destinati a restare intatti per sempre: soprattutto perché si tratta di segreti di Stato. In estrema sintesi, il giovane matematico ha ideato negli anni Novanta un sistema che anticipava l’intelligenza artificiale e molte delle declinazioni operative riguardavano proprio l’attività investigativa. Un pioniere che nel 1996 ha realizzato un software per il riconoscimento delle impronte digitali […]
Il boom della sua seconda creatura — Autonomy quella poi venduta a Hewlett Packard e oggetto del processo chiuso con l’assoluzione — è avvenuto dopo l’11 settembre 2001 e non è un caso: nella vasta produzione di programmi c’era pure l’esclusiva sugli strumenti più efficaci per dare la caccia ai terroristi di Al Qaeda, setacciando miliardi di dati raccolti dalle polizie e dagli 007 statunitensi e britannici.
Nell’incredibile affastellarsi di coincidenze che si intrecciano intorno al naufragio siciliano, su cui spicca la morte del socio Stephen Chamberlain ucciso due giorni prima del naufragio in un incidente stradale alle porte di Cambridge, pure Christopher Morvillo si era occupato delle indagini sull’attentato alle Torri Gemelle.
L’avvocato di Lynch, rimasto intrappolato nello scafo del megayacht, prima di intraprendere la professione forense era stato assistente procuratore del Southern District di New York, portando avanti l’accusa in alcuni dei dibattimenti sulla rete internazionale di Osama Bin Laden.
Autonomy aveva raccolto contratti con il Pentagono e con le agenzie investigative americane, anche se veniva considerata un gioiello della corona britannica: tanti politici londinesi, incluso l’ex premier David Cameron, si sono schierati contro la richiesta di estradare Lynch negli Usa.
Il magnate intanto aveva inventato una realtà ancora più strategica: Darktrace — la “Traccia Oscura” — partorita da una squadra degna di un film di James Bond: con lui e con Chamberlain c’erano figure provenienti dal vertice del MI5, del CGHQ, della Nsa. Oltre a offrire potenti schermi cyber per reti informatiche a privati e nazioni, che hanno fatto decollare il valore delle azioni dopo l’invasione dell’Ucraina e la minaccia degli hacker russi, Darktrace era leader nei sistemi di profilazione tramite IA: individuava potenziali sospetti analizzando quantità infinite di dati.
Tanto che — come hanno riportato alcuni giornali — avrebbe venduto i suoi servizi anche all’intelligence israeliana per aggiornare la lista dei terroristi di Hamas dopo i massacri del 7 ottobre. Poppy Gustafsson, la ceo di Darktrace, ha spiegato più volte che la società è completamente indipendente anche se ha tra clienti sia imprese che governi. […]
Ma tra tante schiere di guardiani tecnologici, non c’è stato nessuno ad aiutare Mike Lynch in quei due minuti di tempesta perfetta che hanno trascinato il suo yacht in fondo al mare.