UN QUADRO POCO CHIARO – I PM CHIEDONO DI ARCHIVIARE IL CASO DELLE TELE RUBATE A MARGHERITA AGNELLI, CHE HA DENUNCIATO LA SOTTRAZIONE DI ALCUNE OPERE DURANTE LA SUDDIVISIONE EREDITARIA: DOPO AVER ASSOLDATO UNO 007, AVEVA INDIRIZZATO LA PROCURA DI MILANO IN UN CAVEAU SVIZZERO DOVE SAREBBERO STATE CONSERVATI QUADRI DI PICASSO, BACON, MONET, DE CHIRICO, BALTHUS E BALLA – PECCATO CHE IL BOX FOSSE VUOTO…

-


Estratto dell'articolo di Luigi Ferrarella per www.corriere.it

margherita agnelli

 

Picasso, Bacon, Monet, De Chirico, Balthus, Balla: una perquisizione a colpo sicuro per ritrovare una parte del tesoro d’arte degli Agnelli. Questa avrebbe dovuto essere l’azione concertata dalla Procura di Milano e dai magistrati svizzeri nel «box n. 253 delle cabine extraterritoriali presso i Magazzini Generali con Punto Franco Sa di Chiasso» preso in affitto da una società elvetica di consulenza e compravendita nel campo dell’arte, visto che in quel posto Margherita Agnelli con i suoi 007 privati assicurava sarebbero stati trovati i quadri di straordinario valore che lamenta le siano stati sottratti nella suddivisione dell’eredità prima di suo padre Gianni Agnelli e poi nel 2019 della madre Marella Caracciolo. 

the stairway of farewells giacomo balla

 

Ma quando gli inquirenti milanesi ed elvetici sono piombati nella cabina doganale, vi hanno trovato un bel nulla. Non solo non c’erano i quadri, ma da tutte le indagini collegate (esame delle telecamere, studio dei registri informatici, badge di accesso) non è emersa nemmeno una briciola di traccia dei dipinti, e nemmeno di un qualche ruolo del titolare della società affittuaria della cabina e dei suoi trasportatori. Al punto che ora la Procura di Milano chiede l’archiviazione dell’ipotesi di reato di furto per la quale il gallerista e un suo dipendente erano stati inquisiti sulla scorta della denuncia di Margherita Agnelli nel maggio 2022.

 

MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN

A suo dire, infatti, opere come «Glacons, effet blanc» di Claude Monet, «Study for a Pope III e IV» di Francis Bacon, «Torse de femme» e «Series of Minitaur 4 engravings signed» di Pablo Picasso, «Mistery and Melancholy of a Street» di Giorgio De Chirico, «Nudo di profilo» di Balthus, «The Stairway of Farewells» di Giacomo Balla, «Pho Xai» di Jean Leon Gerome erano sparite da una casa dell’Avvocato a Roma e da Villa Frescot a Torino: e a riprova indica fotografie delle case con alcuni di quei quadri alle pareti, dichiarazioni di domestici, un post-it (su un paio di quei quadri) appiccicato a un inventario. Del resto questo argomento dei quadri scomparsi era stato già abbozzato all’interno della principale causa civile che da tempo si sta combattendo in seno alla famiglia Agnelli davanti al Tribunale civile di Torino.

 […]

pho xai jean leon gerome

 

La Procura di Milano chiede allora una rogatoria alla Svizzera, che il 7 luglio 2022 esegue le perquisizioni e gli interrogatori indicati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli: ma «all’esito di tutte le verifiche non veniva riscontrata alcuna anomalia, né elementi di interesse investigativo».  […] Dunque, conclude ora la Procura milanese, «non è ragionevolmente possibile attribuire agli indagati alcuna condotta di acquisto, ricezione o occultamento delle opere d’arte di Margherita Agnelli». La quale però non demorde, e con l’avvocato Dario Trevisan già ha depositato all’Ufficio Gip del Tribunale di Milano opposizione all’archiviazione.

nudo di profilo balthus
MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO
glacons, effet blanc claude monet
study for a pope iii e iv francis bacon
mistery and melancholy of a street giorgio de chirico
MARGHERITA AGNELLI
MARGHERITA AGNELLI
MARGHERITA AGNELLI