QUALCOSA NON TORNA: TUTTI I MISTERI DELLO YACHT FANTASMA DI FREGENE - GLI INVESTIGATORI VOGLIONO INTERROGARE L’EQUIPAGGIO – I TRE CROATI CHE SI TROVAVANO A BORDO DELLA BARCA CHE DOMENICA SI È SPIAGGIATA DAVANTI AL CONTROVENTO ERANO STATI SOCCORSI DA UN TRAGHETTO UNA SETTIMANA PRIMA AL LARGO DI ANZIO - MA NELLA STORIA CI SONO ANCORA TANTI PUNTI OSCURI. PER QUALE MOTIVO I TRE CROATI SI SONO DISINTERESSATI ALLO YACHT TORNANDO IN PATRIA?

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Estratto da www.repubblica.it

 

yacht fantasma arenato a fregene 4

Sono stati lasciati a Genova, poi sono tornati in Croazia, come se nulla fosse accaduto. Intanto la loro barca viaggiava incustodita per il mar Tirreno, come un vascello fantasma. Saranno rintracciate e interrogate a breve le tre persone che si trovavano a bordo della Carpe Diem, lo yacht immatricolato in Francia che ieri pomeriggio si è spiaggiato sulle rive di Fregene, tra lo stupore dei clienti dello stabilimento Controvento. Al momento non viene contestato alcun reato nei loro confronti, ma gli investigatori della capitaneria di porto di Roma vogliono capire meglio cosa sia accaduto.

 

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(…) Le tre persone a bordo, di nazionalità croata, erano state soccorse e salvate, a 70 miglia dalla costa di Anzio, dal traghetto Excelsior che viaggiava lungo la rotta Palermo - Genova e li ha avvistati intorno alle 11 del mattino. Ed è proprio nel porto del capoluogo ligure che i tre sono stati lasciati la sera del 15 ottobre intorno alle 20 e 45. 

(…) Nessuno insomma si è preoccupato di recuperare lo yacht, che ha viaggiato incustodito come un nave fantasma fino a Fregene.

 

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I punti interrogativi sono tanti e dovranno essere chiariti nelle prossime ore. A partire dal black out informativo in seno alla Guardia Costiera. Anche perché la capitaneria di Porto di Roma, quando ieri è intervenuta sulla barca, ha ricostruito la vicenda mettendo insieme gli scontrini e i documenti trovati nel natante, come se fosse all’oscuro di quell’imbarcazione alla deriva segnalata giorni prima.

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All’interno della Carpe Diem c’erano vestiti in terra, cibo e confusione dappertutto, come se le persone che si trovavano a bordo fossero state costrette a fuggire all’improvviso per evitare un imminente naufragio. La barca, però, seppur a regime ridotto, è rimasta in funzione per altri sette giorni, tanto da arrivare in maniera autonoma a riva. Per questo gli investigatori ora vogliono capire per quale motivo i tre croati si siano completamente disinteressati allo yacht tornando in patria.

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