QUANDO UN DITTATORE INIZIA A TEMERE PER LA SUA VITA, E' L'INIZIO DELLA FINE - PUTIN HA FATTO AGGIUNGERE DUE BUNKER SOTTERRANEI AL MEGA PALAZZO DI SUA PROPRIETÀ A GELENDZHIK, SUL MAR NERO – SI TRATTA DI DUE COSTRUZIONI SEPARATE, RAGGIUNGIBILI TRAMITE UN ASCENSORE CHE SCENDE FINO A 50 METRI IN PROFONDITÀ, RIFORNITE CON ACQUA E VIVERI: PIÙ PERSONE VI POSSONO SOGGIORNARE PER SETTIMANE IN CASO DI ATTACCHI NUCLEARI. A RIVELARNE L’ESISTENZA È STATA LA NEGLIGENZA DELL’AZIENDA CHE SI OCCUPÒ DEI LAVORI, CHE…
-Estratto da www.corriere.it
Ai già 17mila e più metri quadri di saloni, corridoi e stanze tra cui una cantina per vini, un casinò e una chiesa privata — oltre a un campo da hockey […] — del suo palazzo in stile imperiale sul Mar Nero, Vladimir Putin ha fatto aggiungere anche due tunnel che hanno tutta l’aria di due bunker.
A rivelarne l’esistenza è stata, ha scoperto Business Insider, la negligenza degli stessi costruttori. L’azienda che si occupò dei lavori, la Metro Style, pubblicò infatti i disegni dei progetti dei due tunnel sul proprio sito.
[…] È passato più di un decennio da quando le immagini furono condivise in una pagina che le definiva «strutture sotterranee per una casa di riposo a Gelendzhik» (Gelendzhik è la città più vicina alla dimora), ma almeno fino al 2016 restarono a disposizione di chiunque.
[…] Due costruzioni separate, raggiungibili tramite un ascensore che scende fino a 50 metri di profondità, rifornite con acqua, viveri alimentari, condotti per l’aerazione e un sistema di cablature tali da garantire a più persone un soggiorno con tutti i comfort per giorni, se non settimane. Una dimostrazione, secondo alcuni esperti, dell’ossessione di Putin per la propria sopravvivenza in caso di situazioni di grave pericolo.
Uno è lungo 60 metri, l’altro 40, sono larghi 6 e garantiscono dunque circa 600 metri quadri di spazi in cui muoversi al riparo da attacchi, probabilmente anche con armi nucleari. […]
Ci sono metri e metri di cavi per garantire sia l’accesso alla rete elettrica sia comunicazioni via fibra ottica. Ci sono sei diversi condotti per l’aerazione, per proteggere chi sta all’interno da attacchi chimici. Tutto è disposto […] come in un vero e proprio «posto di comando» operativo. Ciascuno dei tunnel ha poi un’uscita che dà sul mare vicino al palazzo, i portelloni che spuntano tra rocce e sabbia della riva sono ben visibili nelle fotografie.
[…] Michael C. Kimmage, un ex funzionario del Dipartimento di Stato americano, ha provato a ipotizzare quali ragioni abbiano spinto lo Zar a far realizzare queste strutture: «Putin sente di essere al centro di un confronto con l’Occidente. E questo confronto ha anche una dimensione nucleare. Questi bunker sono semplicemente parte di questa dinamica».