QUANDO FINISCE L'AMOR PATRIO, L'UNICA RAGIONE PER CUI SI COMBATTE È IL DENARO - PER MOTIVARE I SOLDATI SPOMPI, ZELENSKY AUMENTA LO STIPENDIO AI MILITARI IN PRIMA LINEA (DA 3 A 6 MILA EURO) E INTRODUCE DEI BONUS: 5 MILA EURO SE SI DISTRUGGE UN CARRARMATO, 9 MILA SE VIENE CATTURATO ANCORA FUNZIONANTE. CHI METTE FUORI GIOCO UN CACCIA RICEVERÀ 12 MILA EURO - LO STESSO FA PUTIN. LE PAGHE, PER CIRCA UN MILIONE E MEZZO DI SOLDATI, SONO LIEVITATE DA 2 A 4 MILA EURO...
-Estratto dell'articolo di Lorenzo Cremonesi per il "Corriere della Sera"
Dove non poté l’amor patrio forse riuscirà il vil denaro. Sei stanco delle trincee e non vuoi più combattere? Magari la promessa di avere il salario di soldato al fronte raddoppiato potrà aiutarti a restare. In più ci sono gli incentivi: oltre 5.000 euro extra se distruggi un tank nemico, quasi 9.000 se lo catturi ancora funzionante. Non sono certo somme da buttar via, specie di questi tempi minati dalla crisi economica figlia dell’emergenza bellica.
Non è un segreto per nessuno che Kiev e Mosca si scontrano ormai da tempo con enormi difficoltà nel reclutare nuovi soldati per i loro eserciti dissanguati da 31 mesi di guerra. Putin era convinto di poter vincere in poche settimane e non aveva preparato le forze armate per uno sforzo prolungato: valutava gli bastassero le truppe speciali per catturare Kiev in men che non si dica. [...]
Ma tutto questo è ormai un ricordo lontano. Oggi il problema è pressante: dove trovare nuovi soldati e soprattutto come motivarli alla vita grama sotto le bombe? «Noi ucraini stiamo un poco imparando dai russi, che da tempo incentivano alla leva i cittadini garantendo salari molto importanti, in grado di superare quelli medi nella società civile», ci spiega Roman Kostenko, 41enne colonnello dei paracadutisti e oggi membro del parlamento di Kiev con l’incarico di dirigere la Commissione dell’Intelligence militare per la Difesa e la sicurezza nazionale. Kostenko sta elaborando la nuova legge numero 11.012 destinata a facilitare il reclutamento. «Il mio progetto è diviso in due parti: l’aumento dei salari e i premi di risultato, proprio come si farebbe in una qualsiasi azienda privata», sostiene.
Le casse dello Stato saranno chiamate a uno sforzo notevole. I salari medi per i circa un milione e 200 mila soldati si aggirano sugli 800 euro mensili, ma tra questi gli stimati 400.000 uomini sulle prime linee ricevono in media 3.000 euro. A rendere ancora più ghiotte le paghe sono le promesse di esenzione totale dalle tasse per gli acquisti di prodotti importati dall’estero come le automobili.
«Per chi servirà al fronte almeno 6 mesi su dodici la paga sarà aumentata del 50 per cento. E chi firmerà per due anni con almeno uno in trincea avrà il salario raddoppiato. Una media di 6.000 euro al mese fa gola a tanti, tenendo conto che i salari civili sono molto meno della metà», dice il colonnello deputato.
La sua casistica per i premi extra è molto dettagliata. Oltre ai tank, si offrono tra gli 800 e 2.500 euro per chi distrugge o cattura un blindato; tra 800 e 4.000 per una batteria della contraerea; cifre simili per l’abbattimento dei droni. I prezzi lievitano per gli elicotteri, 8.000, e giungono al top per i caccia: 12.500 euro.
Al Cremlino i ragionamenti sono molto simili. Di recente le paghe mensili per circa un milione e mezzo di soldati sono lievitate da 2.000 a 4.000 euro. Putin il primo agosto ha ordinato che ogni recluta riceva subito almeno circa 4.000 euro extra. [...]