QUANDO PARLATE DI "DITTATURA" PER UN VACCINO, PROVATE A VEDERE COSA SUCCEDE IN RUSSIA – IERI 1830 PERSONE SONO STATE ARRESTATE SOLO PER ESSERE SCESE IN PIAZZA A MANIFESTARE CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA: A MOSCA E SAN PIETROBURGO  CENTINAIA DI PERSONE SI SONO RADUNATE PER CONTESTARE ZAR VLAD - EFFETTUATI ARRESTI IN 53 CITTÀ – PESKOV, IL PORTAVOCE DI PUTIN: “QUESTI CITTADINI NON HANNO IL DIRITTO PER LEGGE DI ORGANIZZARE MANIFESTAZIONI…” - VIDEO

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Da www.tg24.sky.it

 

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Almeno 1830 persone sono state fermate ieri in decine di città della Russia per avere manifestato contro l'intervento militare in Ucraina, secondo quanto riferisce il sito dell'opposizione Ovd-Info 

Proteste contro la guerra in Ucraina si sono svolte dal pomeriggio in 53 città del Paese, rende noto il sito indipendente Ovd-Info, denunciando l'arresto di 1830 persone. A Mosca alcune centinaia di manifestanti si sono radunati vicino al monumento a Pushkin gridando 'no alla guerra’. La piazza è stata poi chiusa

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Numerosi anche gli arresti a San Pietroburgo, dove i manifestanti si erano raccolti presso Gostiny Dvor

Era dal ritorno e del successivo arresto di Aleksei Navalny in Russia nel gennaio dello scorso anno che non si svolgevano proteste così diffuse in tutto Paese. L'arresto allora di migliaia di persone, così come l'avvio di procedimenti giudiziari a carico degli attivisti e l'inserimento di diverse organizzazioni nell'elenco delle ong estremiste e terroriste,, avevano costretto gli organizzatori delle manifestazioni a chiedere la fine delle proteste

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Manifestare contro le politiche del governo in Russia comporta serie conseguenze dopo le dure leggi introdotte per scoraggiare l'opposizione di piazza

 

Per questo, la protesta ieri correva sui social: molti utenti russi hanno cambiato la loro foto profilo con un quadrato nero in simbolo di lutto o hanno aggiunto la bandiera ucraina sotto la loro immagine

 

Alcuni volti noti del mondo dello spettacolo, come il conduttore Ivan Urgant, hanno postato messaggi come "Paura e dolore. No alla guerra", senza mai nominare il presidente Vladimir Putin, ma in un gesto che in Russia può portare a ritorsioni

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Il direttore della Novaya Gazeta Dmitry Muratov, che l’anno scorso ha vinto il premio Nobel per la Pace, ha anche detto che pubblicherà l'edizione di domani del giornale sia in russo che in ucraino. Ha scritto: "Non riconosciamo l'Ucraina come un nemico e la lingua ucraina come la lingua del nemico. E non lo ammetteremo mai"

vladimir putin in versione hitler

 

Dmitry Peskov: «Ci sono cittadini che possono avere il proprio punto di vista. Ma questi cittadini non hanno il diritto per legge, senza seguire le procedure appropriate, di organizzare azioni per indicare il loro punto di vista. Se possono fare picchetti singoli, ma non di massa o eventi con la partecipazione di un certo numero di persone - semplicemente non sono consentiti dalla legge. E così sono state prese alcune misure. Il Presidente ascolta il parere di tutti e comprende, diciamo, le ragioni di chi ha un punto di vista diverso, e di chi è solidale con operazioni così forzate».

 

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