QUANDO I RENZIANI GIOCAVANO CON I TRENINI - DALLE CARTE DELL’INCHIESTA CONSIP, SI PARLA DI UNA SERIE D'INCONTRI, A CUI A VOLTE PARTECIPÒ ANCHE TIZIANO RENZI, PER CHIEDERE ALLE FERROVIE DI FERMARE IL FRECCIAROSSA A RIGNANO SULL'ARNO, IN MODO DI FACILITARE L'ARRIVO DELLA CLIENTELA IN UN OUTLET CON CUI RENZI SENIOR AVEVA UN RAPPORTO DI CONSULENZA - LA RICHIESTA FU RESPINTA E LO STESSO BABBO RENZI SI SENTÌ RISPONDERE CHE…

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Estratto dell’articolo di Peter Gomez per il “Fatto quotidiano”

 

TIZIANO RENZI

Avviso ai lettori: oggi questa rubrica verrà utilizzata a fini quasi esclusivamente privatistici. Chi scrive si sente eticamente e moralmente autorizzato a farlo dopo aver letto le carte e gli articoli sulla chiusura dell'inchiesta Consip. Documenti in cui si parla di una serie d'incontri, a cui a volte partecipò anche Tiziano Renzi, per chiedere alle ferrovie di fermare il Frecciarossa a Rignano sull'Arno, in modo di facilitare l'arrivo della clientela in un outlet con cui Renzi senjor aveva un rapporto di consulenza.

maria elena boschi

 

[…] È vero che la richiesta di Tiziano Renzi è stata alla fine respinta. Ma nel nostro caso la situazione è oggettivamente diversa. Se Renzi senior, quando illustrò il suo progetto a Luigi D'Agostino, il costruttore dell'outlet, si sentì rispondere che "era folle l'idea di far fermare il Frecciarossa da Milano a Rignano (visto che) c'erano già polemiche per il treno che ferma ad Arezzo, città di Maria Elena Boschi" […]