QUANTO COSTA LA VITA ETERNA? CIRCA 2 EURO E 20! - IN CINA SPOPOLANO I PROGRAMMI, ALIMENTATI DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CHE CONSENTONO DI CREARE UN "CLONE" VIRTUALE INTERATTIVO DI UNA PERSONA DEFUNTA - BASTA UNA FOTO O UN VIDEO DELLA PERSONA SCOMPARSA PER "RESUSCITARLA" E CREARE UNA "REPLICA" CAPACE DI PARLARE, SORRIDERE, CANTARE E ADDIRITTURA MENTIRE! - IL FENOMENO E' NATO GRAZIE ALLE STELLINE DEL WEB CINESE CHE, PER LAVORARE H24, HANNO CREATO AVATAR VIRTUALI DI LORO STESSI...
-Estratto dell'articolo di Raffaele D'Ettorre per “il Messaggero”
Vita eterna grazie al digitale. […] Per soli 20 yuan (circa 2 euro e 20), gli internauti cinesi adesso possono creare un avatar digitale in movimento della persona amata, che si muove e parla ai loro cari con le stesse cadenze e inflessioni che aveva in vita. Il fenomeno è in parte collegato spiega il Guardian all'aumento degli streamer nel Paese, che l'anno scorso hanno generato circa 5 trilioni di yuan (650 miliardi di euro) di vendite e che oggi cercano nell'IA una soluzione per clonare se stessi e promuovere così i prodotti 24 ore al giorno, tutti i giorni, senza interruzioni.
[…] LE STARTUP
Ancor prima che ChatGPT diventasse noto al grande pubblico, un utente aveva già utilizzato il modello linguistico di OpenAI per parlare con la sua fidanzata defunta, ricostruendone la personalità grazie ai messaggi e alle e-mail inviate dalla ragazza. Poco dopo sono arrivate le startup come Here After e Replika, che hanno trasformato la rianimazione digitale in un business, "resuscitando" migliaia di defunti grazie alle tracce multimediali lasciate da loro in vita (in molti casi bastano solo 30 secondi di materiale audiovisivo).
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INTERATTIVA
A differenza di una foto sul comò o di un video registrato sullo smartphone, la replica creata dall'IA infatti è interattiva: può sorridere, cantare, parlarci e anche mentirci. Ed ecco che entra in gioco il secondo problema che preoccupa i ricercatori, quello relativo alla salute mentale di chi utilizza questi servizi. Uno studio pubblicato a gennaio dalla casa editrice accademica tedesco-britannica Springer Nature Group avverte che i cosiddetti "Deathbot" (o "Ghostbot", cloni digitali dei defunti) dovrebbero essere usati solo come aiuto temporaneo per elaborare il lutto, perché il loro utilizzo nel lungo periodo potrebbe portare ad una dipendenza emotiva potenzialmente dannosa che renderebbe quel lutto impossibile da superare.
C'è, infine, una questione meno immediata che riguarda la sopravvivenza di repliche nate per essere immortali. Il servizio Virtual Eternity di Inteltellitar, azienda con sede in Arizona, è stato lanciato nel 2008 e utilizzava immagini e modelli vocali per simulare esseri umani digitali. Ma subito dopo il fallimento della società nel 2012, il sito web è scomparso, e con esso tutte le simulazioni "virtualmente eterne" promesse dall'azienda.