QUELLO NON È UN MONOPATTINO, È UNA MOTO! – UN UOMO SFRECCIA A 100 ALL’ORA CON UNA SPECIE DI SUPER MONOPATTINO E VIENE FERMATO A MONCALIERI, VICINO A TORINO. IL MEZZO GLI È STATO CONFISCATO, COME PREVEDE LA LEGGE: QUELLI CON UNA POTENZA OLTRE 0,5 W VANNO IMMATRICOLATI E CI VOGLIONO TARGA E ASSICURAZIONE, OLTRE I 2 SCATTA LA CONFISCA – LUI PENSAVA DI FARLA FRANCA E HA CERCATO DI...
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In monopattino ai 100 all’ora a Moncalieri, i vigili: “È come una moto”
Massimiliano Rambaldi per www.lastampa.it
Sfrecciava ai 100 chilometri all’ora su un monopattino comprato online a mille euro, che però in Italia per caratteristiche tecniche è considerato una moto a tutti gli effetti. Quindi con l’obbligo di avere regolare immatricolazione, targa e assicurazione, oltre al casco indossato per chi lo guida.
Il 40 enne fermato dalla polizia locale di Moncalieri in strada Torino, invece, non aveva nulla di tutto questo. Pensava di farla franca, confondendosi tra coloro che hanno abbracciato la nuova frontiera della mobilità sostenibile, ma che sono a bordo di monopattini che hanno velocità di gran lunga più contenute. Gli è andata male: gli agenti lo hanno fermato e hanno subito sequestrato il mezzo. L’uomo, ulteriore beffa, è stato costretto a tornare a casa in taxi.
Il 40 enne, con precedenti per droga, ha cercato di impietosire gli agenti sottolineando il costo che aveva sostenuto per acquistare il monopattino. Un veicolo pieghevole, molto potente, che in queste ultime settimane aveva attirato l’attenzione delle pattuglie. In almeno altre due occasioni infatti, un mezzo come quello (difficile capire se si trattasse dello stesso conducente) era stato segnalato da automobilisti e residenti correre come un matto per le strade della città.
Con tutti i rischi che ne conseguono per auto e pedoni. La polizia locale lo aveva cercato, ma senza successo. In sostanza, questi mezzi «green» hanno la potenza di una moto ma si mascherano con quelli elettrici di uso ormai sempre più diffuso, che però non superano i 25 chilometri all’ora.
A Moncalieri, come in tutti i Comuni, i controlli in merito alla nuova mobilità sono sempre più serrati. Spiega il comandante della polizia locale, Davide Orlandi: «La questione è simile a Moncalieri come dappertutto. Dobbiamo garantire la sicurezza non solo di chi incrocia questi veicoli, a volte guidati da persone che magari non hanno abilità sufficienti, ma anche degli stessi proprietari di monopattini».
Qual è il rischio? «Le strade cittadine hanno la loro conformazione – continua il comandante –, e sono piene di tombini, chiusini e altre insidie. Oltre al fatto che ci sono dei limiti di velocità da rispettare. Se chi guida non si attiene scrupolosamente al buon senso e alle regole del codice della strada, rischia di farsi seriamente male. E di coinvolgere altri che non ne possono nulla. Il monopattino che abbiamo fermato era, per potenza, una vera e propria moto. Tra l’altro si poteva anche piegare e portare dove si voleva».
Attualmente, le norme in vigore equiparano i monopattini con motore elettrico di potenza non oltre lo 0,50 kw alle biciclette. E non possono circolare nelle strade a scorrimento veloce con limite oltre i 50 chilometri all’ora. La legge prevede invece la confisca se il motore produce una potenza di oltre 2 kw, che è proprio il caso capitato a Moncalieri.