È QUI LA FESTA? NO! – È STATO ANNULLATO IL PARTY PER SOLE DONNE MUSULMANE IN UN ACQUAPARK DI LIMBIATE, IN PROVINCIA DI MILANO. L’EVENTO HA SCATENATO I LEGHISTI E ORA I GESTORI DELLA STRUTTURA HANNO RIMBALZATO LA FESTA PARLANDO DI “RESTRIZIONI NON IN ACCORDO CON I NOSTRI IDEALI”. MA COSA SI ASPETTAVANO DA UN PARTY IN CUI LE DONNE SONO COSTRETTE A ENTRARE IN ACQUA VESTITE?

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Estratto dell'articolo da www.lastampa.it

 

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È stato annullato il party in piscina per donne musulmane in programma l’8 luglio in un acquapark di Limbiate, nel Milanese. L'iniziativa aveva provocato l'indignazione dell'eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri, che fa parte della commissione per i diritti delle donne e della parità di genere di Bruxelles, che aveva parlato di «segregazione femminile».

 

I rappresentanti delle “Piscine al Gabbiano” di Limbiate (Monza), dove si sarebbe dovuto svolgere il party, spiegano di avere deciso di annullare l'evento per «le restrizioni non in accordo coi nostri ideali».

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Il Bahja (in arabo «gioia, felicità)» Pool Party, organizzato da una società privata, doveva essere riservato solo al pubblico femminile con sdraio, lettini, area picnic e un «fantastico aperitivo». […]

 

I gestori delle Piscine tengono inoltre a precisare che la società privata organizzatrice del party ha «travisato» nella pubblicità dell’evento «alcuni degli accordi verbali presi». «Non immaginavamo assolutamente tutte queste restrizioni – conclude la nota – che non sono in accordo con i nostri ideali, siamo persone che in primis tengono alla tutela e all'emancipazione delle donne. Avessimo saputo prima alcuni dettagli avremmo rifiutato subito la proposta in questione».

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