QUI GATTA CI COVO – IL BUNKER DI MATTEO MESSINA DENARO ERA UNA STANZA NASCOSTA IN UN APPARTAMENTO AL PIANO TERRA DI CAMPOBELLO DI MAZARA. PER ACCEDERE È NECESSARIO SPOSTARE IL FONDO SCORREVOLE DI UN ARMADIO – LA CASA È DI ERRICO RISALVATO, INDAGATO E POI ASSOLTO, NEL 2001, DALL'ACCUSA DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA – PARLA LA NIPOTE SCELTA DAL BOSS COME AVVOCATO DIFENSORE: “NON ME L’ASPETTAVO…”
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1. LA GUARDIA DI FINANZA SCOPRE DIETRO UN ARMADIO UN SECONDO COVO DI MESSINA DENARO: È UN BUNKER DENTRO UNA CASA DI CAMPOBELLO.
Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per www.repubblica.it
Oltre all'appartamento di vicolo San Vito, scoperto ieri, Messina Denaro avrebbe utilizzato anche una sorta di bunker, realizzato dentro un'abitazione di via Maggiore Toselli, pure questa nel cuore di Campobello di Mazara e nella disponibilità di Andrea Bonafede, l'uomo che ha prestato l'identità al superlatitante. Il procuratore aggiunto Paolo Guido ha fatto scattare una nuova perquisizione dopo una segnalazione del Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, che indagava su un altro filone d'indagine. Una perquisizione in corso, effettuata da finanzieri e carabinieri, alla presenza del magistrato.
Il nuovo covo è una stanza nascosta all'interno di un immobile al piano terra. Ci si accede spostando il fondo scorrevole di un armadio. Dalle prime indiscrezioni, sarebbe una stanza vissuta, con tracce anche recenti. Sono stati sequestrati alcuni oggetti, mentre in azione ci sono anche i carabinieri del Ris, a caccia di tracce biologiche.
Gli investigatori hanno accertato che è di Errico Risalvato, indagato e poi assolto, nel 2001, dall'accusa di associazione mafiosa, la casa di via Maggiore Toselli. Errico è fratello di Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia, ora libero, imprenditore del calcestruzzi.
Via Maggiore Toselli dista un chilometro e mezzo da via Cb 31, quattro minuti in auto. Probabilmente, per Messina Denaro era un rifugio sicuro in caso di emergenza. […]
2. E IL PADRINO SCEGLIE L’AVVOCATA DI FAMIGLIA
Estratto dell’articolo di Alessia Candito per “la Repubblica”
Figlia, nipote e moglie di boss. La nomina del legale che lo assisterà, per Matteo Messina Denaro è una scelta di campo e una dichiarazione di intenti. Il superboss ha deciso di affidarsi alla nipote, Lorenza Guttadauro, avvocata dal 2009 e cassazionista da meno di un anno, ma soprattutto persona di famiglia. Traduzione: la collaborazione non sembra essere nei programmi diIddu.
«Non mi aspettavo questa nomina», ha detto la legale. «Mio zio si è sempre affidato ad avvocati d’ufficio». Nipote di Messina Denaro perché figlia della sorella del boss, Rosalia, e di un altrocapo della mafia palermitana, Filippo Guttadauro, l’avvocata Guttadauro è anche moglie di un nome noto di Cosa Nostra. Il marito, da cui ha avuto tre figli, è Girolamo “Luca” Bellomo, uno dei pupilli dello zio Matteo, nonché finanziatore della sua latitanza.
Un altro zio invece è quel Giuseppe Guttadauro che, intercettato dagli investigatori, ha inguaiato l’ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro. Insomma, l’avvocata — che ha fatto gavetta nello studio di Rosalba Di Gregorio, uno dei “mastini” del foro palermitano — è una che la mafia la conosce dall’interno.
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