"L'OMOSESSUALITA' E' UNO DEI CRIMINI PIU' EFFERATI" - IL GRAN MUFTI DELL'ARABIA SAUDITA HA DEFINITO GLI OMOSESSUALI "UNA VERGOGNA IN QUESTO MONDO E IN QUELL'ALTRO" - I COMMENTI SONO UNA RISPOSTA ALL'ASSEMBLEA DELLE NAZIONI UNITE, CHE IN UNA BOZZA SULLA DEMOCRAZIA AVEVA INCLUSO I TERMINI "ORIENTAMENTO SESSUALE E IDENTITA' DI GENERE" - IL "MODERNIZZATORE" BIN SALMAN NON HA NIENTE DA DIRE? 

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Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Mohammed bin Salman con il Gran Pufti dell'Arabia Saudita

La principale figura religiosa dell'Arabia Saudita ha dichiarato l'omosessualità «uno dei crimini più efferati» e gli omosessuali «una vergogna in questo mondo e nell'altro».

 

Il Gran Mufti Abdulaziz al-Sheikh ha detto che il regno, che ospita i due siti più sacri dell'Islam, rifiuta categoricamente l'omosessualità, anche se Riyadh cerca di trasformare la sua immagine ultraconservatrice in una spinta alla modernizzazione.

 

I suoi commenti sono arrivati dopo che l'ambasciatore dell'Arabia Saudita alle Nazioni Unite, Abdallah al-Mouallimi, ha espresso riserve su una bozza dell'Assemblea generale sulla democrazia che includeva i termini «orientamento sessuale e identità di genere».

 

Abdallah al-Mouallimi

L'Arabia Saudita è ampiamente considerata come uno dei peggiori paesi al mondo per i diritti LGBT+, perché punisce spesso le persone per l'omosessualità.

 

Il mufti ha affermato che «l'omosessualità è uno dei crimini più efferati», secondo quanto diffuso dall'agenzia di stampa ufficiale saudita.

 

Ha detto che gli omosessuali sono «una vergogna in questo mondo e nell'aldilà», aggiungendo: «I diritti umani... sono prima di tutto all'interno della legge di Dio e non nei desideri pervertiti che seminano la corruzione sulla Terra».

 

I commenti del gran mufti arrivano dopo che il sovrano de facto dell'Arabia Saudita, il principe ereditario Mohammed bin Salman, ha cercato di proiettare un'immagine moderata e favorevole agli affari del suo regno austero mentre cerca di aumentare gli investimenti per diversificare l'economia dal petrolio.

 

Mohammed bin Salman

Tra i cambiamenti adottati dallo stato del Golfo ci sono la revoca del divieto alla guida per le donne, l’autorizzazione ai concerti misti e ad altri eventi e la diminuzione del potere della polizia religiosa, una volta molto temuta. L'Arabia Saudita ha anche investito molto negli ultimi anni nei settori del turismo, dell'intrattenimento e dello sport, anche se permane una severa repressione del dissenso.

 

Ma nonostante i tentativi del Paese di presentare un'immagine riformista, molte cose - tra cui l'omosessualità e l'ateismo - sono illegali in Arabia Saudita. Sebbene le punizioni per le relazioni omosessuali non siano previste dalla legge in Arabia Saudita, sono severamente vietate dalla legge della Sharia, da cui il paese trae il proprio quadro giuridico.