"BELLA DI NONNO, CONTA I SOLDI E GUARDA QUANTI SONO" - UNO SPACCIATORE UTILIZZAVA LA NIPOTINA DI 9 ANNI PER CONTROLLARE GLI INCASSI DELLA DROGA! - LA POLIZIA DI PALERMO LO HA ARRESTATO NELL'ULTIMA OPERAZIONE CHE HA SMANTELLATO UN FIORENTO TRAFFICO DA COCAINA TRA PARTINICO E TRAPANI - IL PREGIUDICATO VENDEVA LA DROGA MENTRE ACCOMPAGNAVA LA PICCOLA IN PISCINA - CON LUI ARRESTATE ALTRE 10 PERSONE
-Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"
«Conta i soldi, guarda quanti sono». Il nonno spacciatore usava la nipotina di nove anni per contare il denaro appena incassato dalla vendita della droga. È lo spaccato allarmante che emerge dall'ultima operazione della polizia di Palermo che ha smantellato un fiorente traffico di cocaina che da Partinico arrivava sino a diversi comuni del Trapanese.
In carcere sono finite 11 persone, 15 ai domiciliari e 4 con l'obbligo di firma. «È emersa la totale assenza di scrupoli dell'uomo che spacciava davanti a un bimba», ha detto il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, durante la conferenza stampa. E così la piccola diceva al nonno, facendo riferimento a un film sul traffico di droga visto in tv: «Facciamo come loro che imbottiscono uomini e donne e li fanno partire?»
LA DENUNCIA Tutto è cominciato da un gesto di coraggio. Preoccupata per la sorte del figlio tossicodipendente una madre ha deciso di rivolgersi alla polizia e di raccontare chi gli vendeva la droga. Informazioni che, per gli inquirenti, sono state un punto di partenza.
L'inchiesta ha svelato ruoli e affari di un'organizzazione criminale che spacciava cocaina in provincia di Palermo e Trapani utilizzando come pusher anche dei bambini. Un business redditizio che «impegnava» decine di persone occupate 24 ore al giorno nel soddisfare i bisogni di centinaia di acquirenti.
La banda, con quartier generale a Partinico, nel palermitano, agiva con il benestare di Cosa Nostra, come prova il coinvolgimento negli affari di Antonina Vitale, sorella dei capimafia Leonardo e Vito, entrambi detenuti da anni. Mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e appostamenti hanno consentito agli investigatori di ricostruire l'organigramma della banda e i suoi referenti sul territorio.
LO SPACCIO La «rete» era capeggiata da due pregiudicati uno dei quali aveva coinvolto nell'attività di spaccio la nipote di 9 anni. Mentre la accompagnava in piscina incontrava gli acquirenti ai quali dava la cocaina. «Non solo - ha raccontato il questore di Palermo Laricchia - l'uomo utilizzava la piccola anche per il conteggio del denaro riscosso». «Conta i soldi, guarda quanti sono», diceva il nonno alla bimba non sapendo di essere intercettato.
Gli agenti del commissariato di Partinico, che ascoltavano in diretta le conversazioni dell'uomo, più volte hanno sentito il fruscio delle banconote contate dalla piccina. «Ora mettili in tasca», diceva ancora il nonno che è stato arrestato nel corso dell'operazione. I reati contestati sono spaccio di stupefacenti, tentata estorsione, rapina e furto. Dalle indagini è emerso che l'organizzazione criminale faceva spesso ricorso alla violenza per recuperare i crediti arretrati dei clienti.