"CARO STEFANO, ECCOCI QUI, IL SEI NOVEMBRE E' ARRIVATO. NON E' UN GIORNO NORMALE PER ME..." - UN ANNO DOPO LA MORTE DI STEFANO D'ORAZIO, L'AMICO ROBY FACCHINETTI LO RICORDA CON UNA LETTERA: "PENSAVO A QUANTO MI AIUTASTI, TU SOLO, IN UN MOMENTO PER ME DIFFICILE, L'UNICA PORTA CHE ALLORA TROVAI APERTA FU LA TUA" - "MANCHI TANTO A ME, AI TUOI AMICI DI SEMPRE, ALLA DOLCE TIZIANA. L'ANNO PROSSIMO DEBUTTERA' IL NOSTRO PARSIFAL..."
-Dal corriere.it
Caro Stefano, eccoci qui, il sei novembre è arrivato. Non è un giorno normale per me, come sai, la tua partenza quella sera di un anno fa, non è un ricordo facile. Un anno dopo, ancora non mi sono abituato alla tua assenza, te l’ho già detto troppe volte. Oggi però vorrei pensare solo a te, dedicare questa ricorrenza a tutto il bello che ci siamo scambiati e che abbiamo vissuto insieme.
Sono tanti i ricordi che affiorano, sai? Tanti momenti con i Pooh, l’ultimo periodo lavorando al nostro Parsifal, quando mi chiedevi: «Scrivi un brano alla Facchinetti, ci vuole una delle tue alzate d’ingegno, qui». Le lunghe chiacchierate e le tavolate dove tenevi banco fra racconti e battute, la tua fantasia e le nostre risate. Quante risate.
Poco fa pensavo a quando mi aiutasti - tu solo - in un momento per me difficile, l’unica porta che allora trovai aperta fu la tua, e non so neppure se in quel momento ebbi la lucidità di ringraziarti. Lo faccio ora, so che hai capito di cosa sto parlando. Stefano manchi tanto, a me, ai tuoi amici per sempre, a chi ti ha conosciuto, ai fan che non perdono occasione per ricordarti, alla tua dolce Tiziana.
È incredibile, quanto manchi a tutti. O forse no, non è incredibile. Tu eri Stefano D’Orazio, uno vero, un’anima bella da conoscere e sentire vicina, un fuoco di idee che per raccontarti ci vorrebbero pagine e pagine. Io intanto vado avanti, tutti andiamo avanti. E io, che alla musica come ben sai non riesco a rinunciare, sto lavorando a un progetto completamente nuovo per me, che sono convinto ti sarebbe piaciuto. Anzi, penso che mi sarebbe valso il tuo: «E bravo, Facchinetti!».
Del resto, cambiare a volte i nostri percorsi è bello e tu lo sai bene, perché in questo sei sempre stato coraggioso, avanti anni luce. Ora, Lassù, sarai con Valerio, i nostri Poeti insieme. Chissà cosa vi direte, chissà quante critiche per chi è quaggiù, avrete fatto mille sagaci osservazioni riguardo a ciò che combiniamo, ma sicuramente sempre con grande ironia, come solo voi due sapevate fare.
L’anno prossimo debutterà finalmente anche il nostro Parsifal, sono sicuro che ne sarai felice, so quanto ci credevi, ho visto quanto hai lavorato all’opera. Ora è tempo di raccogliersi nel tuo ricordo, vorrei salutarti con alcuni dei tuoi versi che so che amavi particolarmente. Stavolta li canterò io per te: «Ti porterò con me / Più in là di questo mare / Per tutti i miei domani / Starai con me». Perché non ti dimentico, non ti dimentichiamo. Ricordatelo bene, amico mio.