"CHIEDEREMO QUALCHE PREMIO" – GLI AVVOCATI DI SABRINA MISSERI E SUA MADRE COSIMA SERRANO ANNUNCIANO A “OGGI” L'INTENZIONE DI CHIEDERE DEI PERMESSI PER LE DUE DONNE, CONDANNATE ALL'ERGASTOLO PER L’OMICIDIO DI SARAH SCAZZI: “SONO DUE DETENUTE MODELLO. SABRINA LAVORA NEL CENTRO ESTETICO DEL CARCERE DI TARANTO E SUA MADRE COSIMA IN SARTORIA. HANNO GIÀ SCONTATO DIECI ANNI E PRESTO FAREMO UN’ISTANZA AL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA PERCHÉ…”
-Anticipazione da “Oggi”
«Sabrina lavora nel centro estetico del carcere di Taranto e sua madre Cosima in sartoria. Sono due detenute modello. Hanno già scontato dieci anni e presto faremo un’istanza al tribunale di sorveglianza perché possano godere di qualche premio».
Così dice a OGGI, in edicola da domani, Franco De Jaco, l’avvocato Cosima Serrano, condannata all’ergastolo con la figlia per il delitto della nipote Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010.
Dopo una recente assoluzione per falsa testimonianza di quattro imputati in un processo connesso, Nicola Marseglia, avvocato di Sabrina insieme a Franco Coppi, sostiene che «a questo punto la ricostruzione oraria che è stata un pilastro dell’accusa vacilla».
E Franco De Jaco si mostra ottimista sul ricorso presentato alla Corte di giustizia europea: «Tutti gli ingranaggi della cronologia presentata dagli inquirenti rischiano di bloccarsi e fa piacere constatare che la cosa non è sfuggita ai magistrati della Corte di giustizia europea i quali hanno ritenuto il nostro ricorso ammissibile, quindi fondato. Speriamo di poterne dibattere quanto prima, già nei primi mesi del 2022. Della discussione giuridica si occuperà il collega Franco Coppi e sono sicuro che ne usciremo bene».
Qualche settimana fa, OGGI aveva dato per primo anche la notizia che Alberto Stasi, condannato per il delitto della fidanzata Chiara Poggi, ha chiesto al Tribunale di sorveglianza il permesso di uscire di giorno dal carcere per andare a lavorare.