"IN CLASSE TROPPI STRANIERI? NO, SIETE RAZZISTI" - I RAPPRESENTANTI DELLA COMUNITÀ INDIANA DI LATINA ATTACCANO QUEI GENITORI ITALIANI CHE HANNO RITIRATO I LORO FIGLI DALL'ISTITUTO "ASPRI", PER PAURA CHE VENISSERO RALLENTATI NEL LORO PERCORSO SCOLASTICO DALLA SOVRABBONDANZA DI BIMBI STRANIERI - LE DIRETTIVE DELL'UFFICIO SCOLASTICO: "L’ISTITUTO DEVE RISTABILIRE UN GIUSTO BILANCIAMENTO TRA STUDENTI ITALIANI E STRANIERI"

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Estratto dell'articolo di Marina de Ghantuz Cubbe "La Repubblica"

 

STUDENTI ITALIANI

Sono italiani, indiani, pakistani, albanesi, ma soprattutto sono bambini di sei anni. Per i primi giorni di scuola della loro vita sarebbero stati insieme, nella stessa classe di una prima elementare. Invece sono stati separati.

 

Secondo i rappresentanti della comunità indiana di Latina, i genitori dei dodici bambini italiani li hanno portati via «per paura» che i quattordici bimbi di origine straniera rallentassero la carriera scolastica dei figli. Di fronte a una classe “ghetto” con bambini esclusivamente stranieri si sono rivoltati e, dopo le proteste l’Ufficio scolastico regionale del Lazio, è intervenuto per dire che il pasticciaccio brutto deve essere risolto subito.

 

braccianti indiani a latina 4

Succede a Fondi, cittadina del litorale laziale nota per il mercato ortofrutticolo più importante d’Italia, dove a contribuire massicciamente all’economia locale facendo i lavori più duri, nei campi, sono proprio le comunità di origine straniera. Succede all’istituto Aspri, dove l’uscita di scuola nonostante il grigio della pioggia battente si colora di un mix di turbanti mischiati a jeans e magliette di bambini e bambine. Una scuola inclusiva, al punto che quest’anno le tre sezioni della prima elementare avevano, a differenza degli anni scorsi, più iscritti di origine straniera che italiani.

 

Trentatré i primi, trenta i secondi. Dodici di questi sono stati portati via, con i genitori che hanno chiesto il nulla osta, provocando una ferita nei loro coetanei indiani, albanesi e pakistani: «Non va bene, non possono esserci classi separate per italiani e stranieri, altrimenti è una discriminazione, i bambini sono tutti uguali», dice Fatima che ieri è andata a prendere i nipoti all’uscita di scuola, viene dal Bangladesh e vivea Fondi da 14 anni. «I bambini sono tutti uguali», ripete Paola che invece nella cittadina è nata.

braccianti indiani a latina 3

 

A denunciare pubblicamente la situazione è stato Gurmukh Singh, presidente della Comunità Indiana del Lazio, lo stesso che è intervenuto anche dopo la morte di SatnamSingh, bracciante vittima di un incidente sul lavoro terribile: abbandonato in strada a Cisterna di Latina (a poca distanza da Fondi) con un braccio tranciato senza che il datore di lavoro abbia allertato tempestivamente i soccorsi.

 

«Hanno portato via i loro figli che non devono studiare con i nostri bambini, penso che sia razzismo — commenta Gurmukh — Ma loro negano e uno di questi genitori è venuto a parlare con noi per dire che non è così, che era solo un problema di spazi, ma noi non ci crediamo». [...]

 

indiani

Ma la fuoriuscita in massa di soli italiani ha gettato sulla scuola inclusiva la macchia del razzismo. E per lavarla via subito la preside dell’Aspri Adriana Izzo si è detta «dispiaciuta e amareggiata» per la vicenda, rivendicando «i principi ed i valori che ispirano il mio operato come persona prima e come Dirigente Scolastico nella pratica quotidiana ». Domani, la preside ma anche il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto (Forza Italia) incontreranno le famiglie dei bambini rimasti: 18 sono italiane e 33 sono di origine straniera. [...]

 

A dare l’imput con una nota ufficiale a eliminare la classe “ghetto” è stato l’Ufficio scolastico regionale diretto per conto del ministero dell’Istruzione da Anna Paola Sabatini. L’istituto deve «riequilibrare la costituzione delle classi prime, con l’obiettivo di ristabilire un giusto bilanciamento tra studenti italiani e stranieri ».[...]