"IN UN CONTESTO IN CUI LA SACRALITÀ DELLA VITA VIENE ABUSATA DALLA GUERRA, ANCHE UN'IMMAGINE SIMBOLICA VIENE FERITA DALLA VIOLENZA DI ALCUNI" - FURTO NELLA BASILICA DI SAN NICOLA DI BARI: SONO STATI RUBATI L'ANELLO IN ORO CON PIETRE, IL LIBRO CON TRE SFERE D'ARGENTO, UN MEDAGLIONE RELIQUIARIO DALLA STATUA DEL SANTO E ANCHE LE OFFERTE - IL SINDACO: "UN ATTO SACRILEGO E OFFENSIVO PER LA COMUNITÀ" - L'AUTORE DEL FURTO SAREBBE STATO INDIVIDUATO DOPO ALCUNE ORE: SI TRATTEREBBE DI…

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Valeria D'Autilia per La Stampa

 

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Nelle ultime settimane era stato più volte invocato come simbolo di pace. Perché, attorno alla figura di San Nicola, si ritrovano cattolici e ortodossi. A lui, simbolo di unione tra i popoli, è dedicata l'omonima Basilica a Bari, città che lo venera come patrono e che ora è sgomenta. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, sono stati rubati gli oggetti sacri che impreziosivano la statua del santo: l'anello in oro con pietre, il libro con tre sfere d'argento, un medaglione reliquiario, ma anche offerte.

 

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«Un atto sacrilego - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - e offensivo per la comunità. Aver sottratto i simboli più evocativi della vita e della missione del vescovo di Myra significa aver ferito profondamente la città». Non il valore economico, ma quello fortemente simbolico, dato il contesto internazionale. Sconcerto in città e anche tra turisti e fedeli che non hanno potuto accedere alla chiesa, chiusa per l'accaduto. Tra loro anche alcune donne ucraine, fuggite dalla guerra, che volevano pregare per i loro familiari rimasti in patria.

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L'autore del furto sarebbe stato individuato dopo alcune ore. Ha divelto un'inferriata, forse con l'aiuto di un complice all'esterno. Nonostante mascherina e cappuccio, gli investigatori della squadra mobile lo avrebbero identificato grazie alle telecamere di sicurezza della chiesa. Le indagini si erano subito concentrate sull'ipotesi che non fosse un professionista, dal momento che non ha portato con sé gli altri oggetti di valore.

statua di san nicola statua di san nicola

 

«Triste e doloroso - ha detto l'arcivescovo Giuseppe Satriano - prendere atto che non c'è alcun limite all'oltraggio del sacro. In un contesto già faticoso, in cui la sacralità della vita viene abusata dalla guerra, anche un'immagine simbolica viene ferita dalla violenza di alcuni». La notizia del furto l'ha raggiunto a Roma, dove era impegnato in un incontro della Cei proprio sull'emergenza in Ucraina. Intanto, i padri domenicani assicurano che le mani del santo - ora danneggiate - saranno immediatamente restaurate.

 

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La notizia del furto ha scosso l'intera città e la stessa Bari vecchia, dove si trova il luogo di culto. È stato il primo cittadino, dalla sua pagina Facebook, a comunicare l'accaduto. Nel giro di poco tempo, nella zona si sono radunati anche alcuni curiosi. Altri si sono fermati a pregare all'esterno. Sotto quella statua violata, alcuni giorni fa, si era svolta un'iniziativa di pace tra esponenti delle comunità russa e ucraina.

 

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Nella stessa piazza della Basilica, proprio di fronte all'ingresso, c'è un'altra statua di San Nicola. Un dono di alcuni anni fa di Vladimir Putin in persona alla città di Bari con tanto di cerimonia, insieme a una targa finita da alcune settimane al centro di una petizione online. A migliaia chiedono venga rimossa. Ma Decaro aveva replicato: «Non sono favorevole a cancellare pezzi di storia, si potrà magari mettere accanto un'epigrafe per spiegare la posizione della città».

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