"AL CROCUS SPARAVO ALLE PERSONE PER SOLDI" - I QUATTRO PRESUNTI TERRORISTI CHE HANNO UCCISO 143 PERSONE A MOSCA HANNO CONFESSATO DI AVER ACCETTATO UN INCARICO PER UNA SOMMA PARI A 5MILA EURO - A RECLUTARLI SARBEBE STATO UN UTENTE SU TELEGRAM, DI CUI "NON CONOSCIAMO IL NOME E IL COGNOME" - NELL'AUTO SU CUI VIAGGIAVANO SONO STATI TROVATI ARMI E PASSAPORTI DEL TAGIKISTAN...
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!! Footage has emerged from the scene of the terrorist attack as the shooting began at Moscow's "Crocus City Hall" pic.twitter.com/RjkpHWsIqr
— NEXTA (@nexta_tv) March 22, 2024
Estratto da www.lastampa.it
Sono state arrestate 11 persone di cui 4 «terroristi», comunica il Cremlino dopo l’attentato al Crocus City Hall vicino a Mosca. […] Ma chi sono questi quattro arrestati?
Secondo la testata “Russian Market”, i quattro sarebbero arrivati in Russia a bordo di una Renault bianca con all’interno una pistola, un caricatore per fucili d’assalto e passaporti del Tagikistan, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass.
I quattro sarebbero Makhmadrasul Nasridinov (37 anni), Rivozhidin Ismonov (51), Shokhinjonn Safolzoda (21) e Rustam Nazarov (29). Circolano diversi filmati di uno dei quattro che, interrogato, in ginocchio su un cartone, risponderebbe ad alcune domande.
«Cosa ci faceva al Crocus?»
«Sparavo»
«A chi ha sparato?»
«Alle persone»
«Per cosa?»
«Per soldi»
Nella stessa intervista avrebbe detto che gli sono stati promessi 500.000 rubli (circa 5 mila euro) per il crimine. Metà della somma era stata ricevuta in anticipo e metà sarebbe stata trasferita in seguito.
Allo stesso tempo, in un’altra delle trascrizioni il soggetto interrogato dice di essere andato ad ammazzare perché gliel’avrebbe «chiesto un utente su Telegram, di cui però non conosco il nome e cognome». Insomma, al momento molte cose non sono ancora chiare.
[…] La Renault bianca con a bordo i quattro presunti terroristi sarebbe stata avvisata nella regione di Bryansk, non lontano dal confine con l’Ucraina e con la Bielorussia. Un dettaglio che consente ai servizi di sicurezza russi (noti con la sigla Fsb, ex Kgb) di sostenere che i quattro stessero «cercando di fuggire in Ucraina e così raggiungere dei contatti in loco».
[…] il confine con l’Ucraina è militarizzato ed è molto più probabile che gli attentatori si stessero dirigendo verso la Bielorussia. In più, l'Ucraina nega coinvolgimenti, mentre l'Isis rivendica l'attacco.
Eppure Mosca non rinuncia a questa ipotesi. E, se venisse confermata, annuncia «una risposta sul campo di battaglia», come afferma il presidente della Commissione Difesa della Duma in Russia Andrey Kartapolov. […]