"DIECI ANNI DI SQUALIFICA PER LO SCHIAFFO A CHRIS ROCK? PUNIZIONE ECCESSIVA E RAZZISTA" - IL "DASPO DEGLI OSCAR" A WILL SMITH FA DISCUTERE - L'ESCLUSIONE DALL'ACADEMY E' UNA VIA DI MEZZO TRA CHI NE CHIEDEVA LA TESTA E CHI SI SAREBBE ACCONTENTATO DI UNA RAMANZINA - L'ATTORE IN COMPENSO POTRA' TENERE L'OSCAR, E ANCHE ENTRARE IN NOMINATION - PER L'ACADEMY REVOCARE LA STATUETTA NON SAREBBE STATO POSSIBILE PERCHE'...
-Andrea Carugati per "La Stampa"
Una cosa è certa. A Hollywood di questi tempi è impossibile accontentare tutti. Qualcuno ne voleva la testa, e l'Oscar appena vinto, qualcuno voleva che se la cavasse con una ramanzina per lo schiaffo a Chris Rock durante la cerimonia, l'Academy ha deciso per una via di mezzo.
Will Smith potrà tenersi la statuetta guadagnata con la performance in King Richard, ma per i prossimi dieci anni non potrà partecipare a nessuno degli eventi dell'Academy, Oscar inclusi. Potrà però, essere nominato.
In molti avrebbero voluto la revoca dell'Oscar, un'opzione impraticabile per l'Academy che non ha strumenti legali per ritirare i premi. E infatti accaduto una sola volta, nel 1969, quando l'Oscar per Young Americans, migliore documentario, venne annullato perché il film era uscito fuori dalla finestra temporale prevista. Fu dunque una questione formale e non una punizione.
Molti fan, dall'altra parte, si sono scatenati sui social, contro Hollywood e l'Academy, rei a loro parere di ipocrisia. «Una punizione esagerata» e per alcuni anche «razzista». In molti si chiedono come mai non siano state prese misure simili nei confronti di personaggi molto più controversi come Harvey Weinstein, condannato a 23 anni di prigione dopo aver stuprato una ottantina di donne, o Roman Polansky, condannato per avere stuprato una sedicenne o Bill Cosby, che si è rivelato uno stupratore seriale. La risposta è semplice, tutti loro sono stati espulsi dall'Academy in quella che è la massima punizione prevista dai regolamenti interni.
Una sorte che Will Smith si è risparmiato dimettendosi e cospargendosi il capo di cenere.
Alcuni si sono poi chiesti come mai tanti altri attori accusati di violenze non siano stati puniti. L'elenco è lunghissimo: Kevin Spacey, Casey Affleck, Woody Allen, James Franco, James Toback, Dustin Hoffman, Mel Gibson. Vero, ma anche vero che una cosa è essere accusati di violenza, un'altra esercitarla davanti a centinaia di milioni di testimoni.