"INVECE DI RINGRAZIARTI, TI ROMPONO ANCHE IL CAZZO. IL PAESE VERO È QUESTO QUI, C'È UNA RABBIA SOCIALE ENORME" – LO SFOGO ANTI-POVERI DI BRIATORE SCATENA UN PANDEMONIO SUI SOCIAL DOVE NON MANCA CHI RICORDA CHE LA "RABBIA SOCIALE" PUÒ TROVARE ANCHE ALTRE SPIEGAZIONI, SOPRATTUTTO SE RIVOLTA VERSO CHI HA GIÀ RESO AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SUA BILLIONAIRE BEARS NFT IL PROPRIO FIGLIO NATHAN FALCO. CHE HA 12 ANNI….
-Da https://it.notizie.yahoo.com/
Un estratto da un'intervista, e nemmeno si può parlare di "parole estrapolate dal contesto" visto che a pubblicarle è stato l'autore delle dichiarazioni in questione. Si tratta di Flavio Briatore, che su Instagram ha rilanciato un suo sfogo "contro i poveri" il cui effetto sui social è già stato dirompente. Diverse le critiche, ma non manca chi dà ragione all'imprenditore piemontese.
Argomento centrale della discussione era un tema vecchio come il mondo (o meglio, come la società). Che, però, ultimamente è tornato attuale con grande prepotenza: esiste una responsabilità per la differenza di ceto? E, soprattutto, quest'ultima a chi va attribuita? Le risposte di Flavio Briatore a tali domande, certo molto complesse, sono lapidarie. E la sua non è solo una difesa dei "ricchi", ma anche una stigmatizzazione nei confronti di chi non lo è e riversa la propria rabbia verso coloro che hanno i soldi.
"Non hanno capito che chi crea ricchezza sono le aziende, gli investimenti. Io non ho mai visto un povero creare posti di lavoro. E invece loro sui ricchi... Ricchi cosa vuol dire? Chi investe! Il ricco non è uno che va in barca ai Caraibi. Da ricco investi sempre, continui a investire", è stato l'attacco a Briatore, nell'estratto che lui stesso ha pubblicato su Instagram. E che era tratto da una più lunga intervista per mediawebchannel.it.
"Noi siamo partiti con 10 milioni di fatturato, (ora) fatturiamo 140 milioni. Abbiamo 1500 dipendenti", ha aggiunto Flavio Briatore, passato ad analizzare il proprio caso personale. Quindi l'attacco, ancora più diretto, nei confronti dei "poveri": "Invece di ringraziarti, ti rompono anche il c***o. Il Paese vero è questo qui, c'è una rabbia sociale enorme".
Nel corso del suo intervento, peraltro, Flavio Briatore aveva anche allargato il campo, mettendo nel mirino la politica. "Il governo prende troppe tasse dagli stipendi. Invece di comprare i banchi con le rotelle… Questo è un Paese comunista che vuole vivere con le sovvenzioni", aveva tuonato. Intanto ha rilanciato le sue stesse parole sui social, chiedendo ai followers: "Vorrei sapere cosa ne pensate nei commenti". E questi ultimi sembrano in buona parte dargli ragione, a differenza di quanto sta avvenendo invece su Twitter. Dove non manca chi ricorda che la "rabbia sociale" può trovare anche altre spiegazioni, soprattutto se rivolta verso chi ha già reso amministratore delegato della sua Billionaire Bears nft il proprio figlio Nathan Falco. Che ha 12 anni.