"MA SE I BAMBINI NON INCONTRANO MAI GLI ALTRI, COME POTRANNO VIVERE IN SOCIETÀ” - E’ POLEMICA IN FRANCIA PER IL PROGETTO DEI QUARTIERI SOLO PER CRISTIANI FINANZIATI DA PIERRE-EDOUARD STÉRIN, L’IMPRENDITORE CHE HA FATTO FORTUNA CON LE SMARTBOX - NEGLI ULTIMI MESI LA POLITICA FRANCESE HA FERMAMENTE COMBATTUTO IL "COMUNITARISMO", IN PARTICOLARE CON IL SEPARATISMO ISLAMISTA, MA...

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Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Progetto Monasphere

Tre imprenditori francesi stanno costruendo delle «oasi cristiane», villette con giardino fuori dalle grandi città ma vicine a monasteri, per offrire «una vita privata pienamente autonoma, la vicinanza fraterna con altre famiglie cristiane e il radicamento in seno a un territorio, per una vera ecologia relazionale e spirituale».

 

Il progetto «Monasphère» è cominciato lo scorso gennaio da Clos Saint-Gabriel, un gruppo di 17 case tra gli 84 e i 180 metri quadrati, immaginato come un quartiere che si integra al villaggio dell’Ile-Bouchard, nel cuore della Touraine, 250 chilometri a sud-ovest di Parigi. Il luogo è stato scelto perché si trova a un chilometro della chiesa Saint-Gilles, dove nel 1947 la Madonna apparve a quattro bambini.

 

Progetto Monasphere

Nel sito di Monasphère viene spiegato che il Clos Saint-Gabriel incarna la promessa di «una vita vicino a un importante luogo spirituale, che presenta un giusto equilibrio tra quiete famigliare e rapporto fraterno con i vicini». Le prime case ancora da costruire sono già in vendita, per una consegna prevista nel 2024.

 

I tre imprenditori cattolici all’origine dell’iniziativa sono Damien Thomas, 32 anni, Charles Wattebles, 29 anni, e il più affermato Pierre-Edouard Stérin, 47 anni, che ha fatto fortuna nel 2003 con i cofanetti regalo «Smartbox» ed è il finanziatore del progetto.

 

Progetto Monasphere 2

L’idea di fondare questi nuovi quartieri risponde a due esigenze: da un lato assecondare la tendenza che riguarda molti francesi e che si è accentuata con la pandemia, di lasciare le grandi città dove i prezzi dell’immobiliare sono ormai inaccessibili per riavvicinarsi alla natura e magari realizzare il sogno della villetta con giardino; dall’altro offrire ai cattolici praticanti la possibilità di vivere secondo la loro fede in un ambiente protetto, circondati da altre famiglie dello stesso orientamento.

 

E qui sono nate le polemiche, perché l’impostazione da «crociata immobiliare» è in contrasto con la politica francese degli ultimi mesi, ovvero la determinazione a denunciare e combattere il «comunitarismo», la tentazione a vivere tra uguali sulla base di valori che non sono quelli laici e universalisti della République.

 

I tre imprenditori dietro al progetto Monasphere

In particolare, la lotta al comunitarismo è soprattutto lotta al separatismo islamista, con una legge voluta dal presidente Macron per impedire che le frange radicali dell’islam «facciano secessione dalla Repubblica» e vivano tra loro secondo le regole dettate dal Corano invece che rispettando i principi della Repubblica.

 

Il progetto Monasphère è rivolto ai cattolici tradizionalisti e non ai musulmani salafiti, ma il problema si pone lo stesso, e all’Ile-Bouchard c’è chi non è contento. «Detestiamo il comunitarismo quando viene dai musulmani ma lo valorizziamo quando viene dai cristiani», protesta il consigliere comunale Guy Jouteux intervistato da Libération.

 

Progetto Monasphere 3

È nato un collettivo di una decina di persone del quale fa parte anche Betty Delavenna, che si chiede: «Se i bambini non incontrano mai gli altri, come potranno vivere in società»? I promotori hanno già individuato molti altri luoghi, in tutta la Francia, dove costruire le loro «oasi cristiane», forti anche dell’appoggio ideologico di molti uomini di Chiesa.

 

Scrive per esempio monsignor Pierre-Antoine Bozo, vescovo di Limoges: «La vita monastica ha contribuito grandemente a plasmare la cultura europea (…). È una buona idea quella di venire a ritrovare sé stessi all’ombra dei monasteri. Grazie alla dinamica équipe di Monasphère (…) chi vuole può vivere in queste oasi contemporanee e approfittare degli scambi fecondi che lo Spirito Santo suggerisce».

 

Progetto Monasphere 4

Di fronte alle accuse di comunitarismo, i promotori assicurano in un comunicato che «valuteranno tutte le domande di acquisto, senza prisma religioso».

Progetto Monasphere 5