"LA MORTE DI MIA MADRE? L'HO VISTA SPIRARE ATTRAVERSO WHATSAPP” - PAOLO BROSIO SI CONFESSA A “I LUNATICI”: “QUEL GIORNO ERO A BRESCIA. MA DIECI MINUTI DOPO LA SUA MORTE MI HA FATTO UN GRANDE REGALO...E' ANDATA IN PARADISO E MI HA FATTO PARTIRE IL CANTIERE IN BOSNIA ERZEGOVINA PER UN PROGETTO CHE PUO' AIUTARE 90 MIA PERSONE DI TUTTE LE RELIGIONI. LA MIA SVOLTA MISTICA? PRIMA NON PREGAVO, AVEVO LE DONNE E LO SPORT IN TESTA, MI SONO AVVICINATO ALLA FEDE QUANDO..."
-Da I Lunatici https://www.raiplaysound.it/programmi/ilunatici
Paolo Brosio è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche sul canale 202 del digitale terrestre e su Rai 2 (tra l'una e un quarto e le due e trenta circa).
Il giornalista ha parlato della morte della sua mamma, Anna, scomparsa lo scorso aprile a 102 anni: "Era una mamma speciale, unica, ringrazio Dio di aver potuto avere la mamma per 66 anni. E' sempre stata presente nella mia vita, sono anche figlio unico, era unica, inimitabile, eclettica, intelligente, colta, preparata, divorava libri. L'ho vista esalare l'ultimo respiro da una telecamerina su whatsapp. Ero a Brescia, non potevo essere in ospedale quella mattina.
Dopo dieci minuti che la mamma è ispirata è arrivata l'autorizzazione per aprire un cantiere in Erzegovina e fare un pronto soccorso per tutte le etnie e le religioni cui da cinque anni sto lavorando. Quando la mamma è volata in cielo ha subito tirato per la giacca la Madonna e si è adoperata per far partire il cantiere. Il giorno dopo c'erano 19 operai che lavoravano e abbiamo iniziato la più grande opera di Medjugorje. Parliamo di un'opera molto grande. Aiuterà 90.000 persone di tutte le etnie e religioni".
Ancora Brosio: "La mia mamma è andata in paradiso e mi ha fatto partire il cantiere. C'è già la prima soletta di cemento armato. E' una soddisfazione. Mi aiuterà con la provvidenza divina. Mia madre ha pregato sempre per me, mi ha lasciato un decalogo di comportamenti da seguire, dalla mia sofferenza deve nascere un fiore bellissimo, quello del mio impegno per i più deboli. Non ho mai pregato fino a 55 anni, poi sono stato illuminato.
Mia mamma ha pregato 37 anni per me, affinché mi convertissi. Sono andato a Medjugorje quando mi è caduto il mondo addosso. Prima non pregavo, avevo le donne in testa, il calcio, lo sport, il tennis, il divertimento, il lavoro. Poi quando mi è caduto il mondo addosso ho iniziato a piegare le ginocchia. Mi sono avvicinato alla fede attraverso il dolore. La morte di mio padre, la separazione dalla mia prima moglie, non ho mai rispettato le mie due moglie, ho fatto saltare per aria due matrimoni, mi sono messo nei guai da solo, sono finito nelle mani del male":
Ancora sulla mamma Anna: "Nei primi giorni dopo la sua morte ho provato un dolore devastante. Mi sentivo vuoto. Non pensavo di provare un dolore così grande. Ma se quando hai un problema ti affidi alla fede, lei ti aiuta subito. Ti porta consolazione. La preghiera è un balsamo. Qualche notte mi sono alzato di scatto perché la sentivo come se camminasse in casa. Mi alzavo di scatto andavo in camera sua e trovavo il letto vuoto. Poi tornavo in camera e mangiavo un bacio verso il cielo e mi sparavo una bella 'Ave Maria".