"NESSUNA CONSEGUENZA PER CHI RIFIUTA IL VACCINO" - L'ASL DI IMPERIA LEGITTIMA LE SCELTE DEI DIPENDENTI NO VAX - NEPPURE PER QUELLI CHE IN UN PRIMO MOMENTO AVEVANO DETTO SÌ MA CHE QUANDO ERA ARRIVATA L'ORA DI FARE L'INIEZIONE SI SONO TIRATI INDIETRO - MA CHI NON SI È SOTTOPOSTO AL VACCINO VIENE PROGRESSIVAMENTE ALLONTANATO DALLA PRIMA LINEA…
-Giulio Gavino per "la Stampa"
«Nessuna conseguenza per chi rifiuta il vaccino». Fin dal primo momento della campagna anti-Covid, varata in Liguria il 7 gennaio con le prime dosi a disposizione dei lavoratori della Sanità, l' Asl 1 Imperiese ha legittimato le scelte dei dipendenti «no-Vax». L' ha fatto con un' informativa dettagliata ai sindacati che ai lavoratori di ospedali e ambulatori, che sono 2600, hanno riferito: «La direzione ha chiarito che c' è assoluta libertà di scelta, senza alcuna conseguenza». Insomma, nessun provvedimento disciplinare e tantomeno «spintarelle» a scegliere il vaccino.
Moduli solo statistici Neppure per quelli che in un primo momento avevano detto sì ma che quando era arrivata l' ora di fare l'iniezione avevano optato per un «ma pensiamoci ancora un attimo». E i moduli firmati? «Un semplice dato statistico - avevano risposto Cgil, Cisl e Uil - non vi preoccupate».
Il «liberi tutti» deciso dall' Asl Imperiese è tornato d' attualità nel momento in cui l'Inail ha sancito che il contagio sul lavoro è sempre infortunio anche se il dipendente non vuole vaccinarsi (l' importante è che non ci sia dolo). E per una categoria particolarmente esposta come i sanitari non è cosa di poco conto.
«Abbiamo preso atto della comunicazione dell' Asl - spiega Tiziano Tomatis, Cgil Funzione Pubblica Imperia - in un primo momento l' adesione dei dipendenti della Sanità del Ponente alla campagna vaccinale è stato tiepido ma con il passare delle settimane i numeri sono saliti».
A ieri sono 1600 quelli che hanno acconsentito alla somministrazione, il 61% del totale, che non appare essere un dato particolarmente confortante. Ma secondo fonti vicino all' Asl i «no Vax» titubanti starebbero lentamente scegliendo per la somministrazione, soprattutto con l'ondata pandemica legata alla vicinanza con la Costa Azzurra.
Non più in prima linea I più ottimisti ritengono che si possa arrivare al 75% nel giro di qualche mese. E nel frattempo? Nessun provvedimento, libera scelta, ma chi non si è sottoposto al vaccino viene progressivamente allontanato dalla prima linea.
Niente di scritto, nessuna disposizione, una gestione più affidata al buonsenso: evitare di alimentare il contagio e al tempo stesso impedire che si possano aprire dei «buchi», per malattia, in quei reparti del Covid Hospital di Sanremo che ha bisogno di tutte le risorse disponibili per combattere il virus.