"NON HO CHIAMATO L'AMBULANZA PERCHÉ LA MOGLIE DICEVA DI PORTARE SATNAM A CASA. ERO PRESO DAL PANICO" - ANTONELLO LOVATO, ARRESTATO PER OMICIDIO VOLONTARIO, PROVA A GIUSTIFICARSI PER AVERE LASCIATO MORIRE PER STRADA IL SUO DIPENDENTE SATMAN SINGH CON UN BRACCIO TRANCIATO - LA MOGLIE DELLA VITTIMA DICE CHE IL DATORE DI LAVORO È INTERVENUTO SOLO DOPO UNA SUA RICHIESTA E CHE HA LASCIATO L'ARTO MOZZATO DAVANTI ALL'INGRESSO DELLA LORO CASA - I TESTIMONI: "LOVATO CI HA FATTO CENNO DI STARE ZITTI" – I PM: “TEMEVA VENISSERO ALLA LUCE IRREGOLARITÀ”
-1. MORTE SATNAM: LOVATO A INQUIRENTI, 'IO PRESO DAL PANICO'
(ANSA) - "Non ho chiamato l'ambulanza perché la moglie diceva di portarlo a casa e per questo l'ho caricato sul furgone di famiglia e con la moglie, preso dal panico, l'ho portato a casa, dove sapevo che avevano già chiamato l'ambulanza.
Dopo essere arrivati a casa assicuratomi che avevano chiamato l'ambulanza, preso dal panico sono andato via". E' quanto afferma Antonello Lovato, sentito a sommarie informazioni e quindi prima di essere iscritto nel registro degli indagati, fornendo la sua versione agli inquirenti su quanto avvenuto il 17 giugno a Cisterna di Latina.
Chi indaga chiede a Lovato perché ha, quindi, deciso di lavare il furgone dopo il drammatico trasporto. "L'ho lavato io non è intervenuto nessuno, ho fatto tutto da solo. L'ho lavato perché c'era del sangue ed ero e sono tutt'ora sotto shock. Lui non era regolarmente assunto, lo chiamavo al bisogno", aggiunge Lovato.
2. MORTE SATNAM: MOGLIE, LOVATO INTERVENUTO SOLO DOPO MIE RICHIESTE
(ANSA) - "All'improvviso ho sentito Lovato urlare e nel medesimo istante ho visto mio marito riverso a terra accovacciato su se stesso vicino al macchinario. Ho capito in quell'istante che mio marito era stato trascinato all'interno dell'avvolgi-plastica e poi riversato per terra. Nell'immediato, Antonello Lovato urlava le frasi 'è morto, è morto' mentre mio marito si trovava a terra con l'arto superiore destro tranciato".
E' il drammatico racconto, citato nell'ordinanza cautelare, di Soni Soni, la moglie di Satnam Sigh, di quanto accaduto a Cisterna di Latina il 17 giugno scorso. La donna lavorava assieme al marito per l'azienda di Lovato raggiunto oggi dalla misura cautelare degli arresti in carcere per omicidio doloso.
"Nell'immediatezza ho chiesto a Lovato - afferma nel corso dell'audizione la donna - di chiamare i soccorsi ma lui continuava a dire che era morto. Solo dopo aver insistito nella mia richiesta Lovato ha preso un furgone di colore bianco, ha caricato mio marito all'interno dello stesso riponendo l'arto staccato in una cassetta in plastica per poi accompagnarci presso il nostro domicilio. Lovato ha preso in braccio mio marito e lo ha lasciato davanti all'ingresso".
3. PM LATINA, LOVATO TEMEVA VENISSERO ALLA LUCE IRREGOLARITÀ
(ANSA) - Quanto compiuto da Antonello Lovato "valutato nel complesso, lascia presumere che egli volesse occultare quanto accaduto per evitare che venissero alla luce le condizioni di irregolarità e sfruttamento nelle quali versava il lavoratore, nonché la gravissima situazione di irregolarità dell'azienda sotto il profilo della sicurezza e della salute sul lavoro". E' quanto scrivono i pm di Latina nella richiesta di custodia cautelare per il datore di lavoro di Satnam Singh.
In base all'impianto accusatorio il "probabile movente" del "contegno omissivo" di Lovato, subito dopo l'incidente sul lavoro avuto da Singh, "colora la sua condotta in termini di dolo, quantomeno eventuale". Ed "i comportamenti susseguenti all'abbondono del corpo in limine vitae corroborano la ricostruzione finora operata, fornendo supporto argomentativo alla ricostruzione in termini di omicidio volontario".
I pubblici ministeri aggiungono che "Lovato si dava precipitosamente alla fuga, per sua stessa amissione provvedeva a lavare il furgone e soprattutto si preoccupava di sottrarre alla vittima e la moglie il cellulare, allo scopo di evitare che venissero allertati i soccorsi.
Tali maliziosi accorgimenti contribuiscono a dimostrare che l'intenzione primaria dell'indagato fosse quella di nascondere quanto accaduto e che tale intendimento fosse preordinato a qualsiasi altro interesse, un risultato da raggiungere ad ogni costo, anche quello della vita altrui".
4. MORTE SATNAM: TESTIMONE, 'LOVATO CI FECE SEGNO DI TACERE'
(ANSA) - "L'uomo che guidava il furgone (Antonello Lovato, ndr), una volta trasportato il mio vicino presso la sua abitazione, iniziava a correre in direzione del furgone. Per comprendere meglio la situazione chiedevo spiegazioni a quest'ultimo ma non mi riferiva nulla.
L'uomo a noi sconosciuto faceva il gesto del dito davanti la bocca, come per dirci di stare zitti". E' quanto afferma agli inquirenti un vicino di casa di Singh Satnam sentito su quanto avvenuto il 17 giugno a Cisterna di Latina. "Dopo aver fatto questo gesto è salito in fretta sul suo furgone ed scappato ad alta velocità", aggiunge il testimone.