"NON RIUSCIVO A PARLARE PIÙ CON MIA MAMMA" - IN AULA PARLA MILKO SKOFIC, FIGLIO DI GINA LOLLOBRIGIDA E PARTE CIVILE NEL PROCESSO A CARICO DELL'EX FACTOTUM DELL'ATTRICE, ANDREA PIAZZOLLA - “HO DECISO DI CHIEDERE UN TUTORE PER MIA MADRE PERCHÉ DOPO LA CONOSCENZA DI PIAZZOLLA, ERA CAMBIATA, ERA FUORI CONTROLLO. VOLEVO CHE CI FOSSE UNA PERSONA SUPER PARTES A CONTROLLARE LA GESTIONE DEI SUOI SOLDI. LEI SI ARRABBIÒ E MI DISSE CHE…”

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Val.Err. per il Messaggero

 

MILKO SKOFIC GINA LOLLOBRIGIDA

«Non riuscivo a parlare più con mia mamma, lei prendeva tempo, parlava sottovoce come se non volesse farsi sentire da qualcuno. I cancelletto che dalla dependance, dove vivevo con la mia ex moglie e mio figlio, portava alla sua villa era chiuso e, quando chiesi spiegazioni al giardiniere, mi disse che Piazzolla aveva disposto che fosse saldata la serratura».

 

Ha parlato a lungo ieri in aula Milko Skovic, figlio di Gina Lollobrigida e parte civile nel processo a carico dell'ex factotum dell'attrice, Andrea Piazzolla, accusato di avere approfittato della debolezza dell'anziana donna, oggi novantaquattrenne, e tentato, tra il 2013 e il 2018, di sottrarle i beni, vendendone 350 all'asta. Risponde di circonvenzione di incapace.

gina lollobrigida andrea piazzolla

 

LA TESTIMONIANZA Skovic, rappresentato dagli avvocati Michele e Alessandro Gentilo Silveri, ha ricostruito le dolorose fasi che lo hanno portato in Tribunale: «Ho visto un forte cambiamento nel comportamento di mia madre e ho deciso di chiedere un tutore perché, dopo la conoscenza di Piazzolla, era cambiata, era fuori controllo. Quando me ne sono reso conto - continua - ho iniziato la procedura. Volevo che ci fosse una persona super partes a controllare la gestione dei suoi soldi. Lei si arrabbiò e mi disse che Piazzolla era un santo, che era intelligentissimo. I rapporti si sono interrotti, io ero diventato un suo nemico perché volevo rovinarla».

 

GINA LOLLOBRIGIDA COL FIGLIO Andrea Milko Skofic

Fino al 2009, invece, tra la Lollobrigida e Skovic non c'erano attriti: «Lei era felice di stare con mio figlio. Tutto è cambiato quando è arrivato Piazzolla, intorno al 2009». Nel corso della lunga testimonianza, l'uomo ha precisato che inizialmente l'imputato svolgeva mansioni di tuttofare e che si era reso conto del cambiamento della madre nel 2011, dopo un viaggio negli Usa.

 

andrea piazzolla e gina lollobrigida

«A un certo punto mi arrivò una fattura ,per l'acquisto di un'auto da 120 mila euro, intestata a una società di mia madre di cui Piazzolla era diventato amministratore. «Le ho detto: Ma che fai? - ha ricordato l'uomo - lei rispose che Andrea l'avrebbe rivenduta. Capii che era fuori controllo,. A quel punto ho deciso di avviare la pratica al Tribunale civile per tutelarla»

 

LE BUGIE L'uomo davanti al giudice ha chiarito di avere chiesto all'attrice perché i suoi rapporti con il nipote, che aveva sempre amato, fossero cambiati: Mi disse che Piazzolla le aveva riferito che mio figlio faceva filmati e foto porno. Tempo dopo, grazie a un parente, ho preso visione delle foto: erano immagini normali di mio figlio vestito che fumava».

gina lollobrigida e andre piazzolla a live non e' la d'urso 2
andrea piazzolla gina lollobrigida (1)
lollobrigida e piazzolla 2
lollobrigida e piazzolla
GINA LOLLOBRIGIDA COL FIGLIO Andrea Milko Skofic