"LE RAGAZZE DOVEVANO ESSERE GIOVANI E SEXY. NIENTE CICCIA" - UNA DONNA CHE SI OCCUPAVA DELL'ORGANIZZAZIONE DEI "WHITE PARTY" DI SEAN "DIDDY" COMBS, DOVE ALCUNE DONNE SAREBBERO STATE DROGATE E VIOLENTATE, RACCONTA COME IL RAPPER SCEGLIEVA LE "SIGNORINE" DA INVITARE: "IL DRESS CODE? ABITI MOLTO CORTI, APPENA SUFFICIENTI A COPRIRE LE NATICHE, SCOLLATURA IN VISTA E TACCHI A SPILLO" - LA DONNA HA ANCHE RACCONTATO CHE PUFF DADDY STAVA ATTENTO AD OGNI MINIMO DETTAGLIO, TRANNE UNO: L’ETÀ DELLE RAGAZZE…

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puff daddy

Estratto dell'articolo di Gabriele Fazio per www.open.online

 

Non passa giorno senza che spuntino fuori nuove denunce o nuove testimonianze riguardanti Puff Daddy e le violenze delle quali parrebbe essersi reso protagonista e per le quali oggi si trova in carcere in attesa di processo. A parlare oggi, tramite il New York Post, è una donna che si occupava dell’organizzazione dei famosi, ormai famigerati, White Party, tra il 2004 e il 2005. […] Quelli durante i quali, secondo il racconto di tante presunte vittime di Diddy, venivano serviti alcolici corretti con GHB, la cosiddetta «droga dello stupro». […]

 

uno dei white party di puff daddy

L’organizzatrice che oggi ha vuotato il sacco con il New York Post rivela infatti di essere stata costretta a girare con una bilancia in macchina perché il rapper non voleva alle sue feste donne che superassero le 140 libbre, ovvero circa 63 kg, anche se, dice, l’artista si dimostrava di manica larga se la donna in questione era molto alta.

 

Ma non è tutto: «Niente ciccia, niente cellulite. Niente piercing o tatuaggi eccessivi. Niente capelli corti. E le ragazze dovevano essere giovani e sexy» e c’era anche una severa politica riguardo il dresscode: «Niente pantaloni. Niente jeans. Niente scarpe basse. Ogni ragazza doveva indossare un abito da festa, preferibilmente molto corto, appena sufficiente a coprire le natiche e comunque non più lungo di metà coscia. Scollatura in vista. E ognuna di loro doveva indossare tacchi a spillo. Su quello, non faceva eccezione: tacchi a spillo alti».

 

puff daddy white party

Puff Daddy, come prosegue questa sua ex collaboratrice, stava attento ad ogni minimo dettaglio, tranne uno: l’età delle ragazze. Secondo la testimonianza, mai chiesta:«All’epoca ero molto giovane anch’io – racconta – e onestamente pensavo che non chiedessimo loro l’età a causa delle leggi sul bere». […] 

leonardo di caprio a uno dei white party di puff daddy
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