"È STUPEFACENTE CHE TANTI AVVERTIMENTI SIANO RIMASTI INASCOLTATI " - IL REGISTA JAMES CAMERON, CHE HA COMPIUTO 33 IMMERSIONI PER RAGGIUNGERE IL TITANIC, COMMENTA LA TRAGEDIA DEL SOMMERGIBILE TITAN: "ORA ABBIAMO UN ALTRO RELITTO CHE PURTROPPO SI BASA SUGLI STESSI ERRORI DI NON PRESTARE ATTENZIONE AGLI AVVERTIMENTI. LA OCEANGATE ERA STATA AVVERTITA DEI PERICOLI" - DIVERSI ESPERTI AVEVANO LANCIATO L’ALLARME NEL 2018 SULLE POSSIBILI CONSEGUENZE "CATASTROFICHE" DELL’USO DI UNO SCAFO SPERIMENTALE… - VIDEO
-1. SOMMERGIBILE TITAN, IL REGISTA JAMES CAMERON: «UNA TRAGEDIA PER GLI STESSI ERRORI DEL TITANIC: HANNO IGNORATO IL PERICOLO»
Estratto da www.open.online
«Sono colpito dalla somiglianza con il disastro del Titanic stesso, in cui il capitano è stato ripetutamente avvertito del ghiaccio davanti alla sua nave e tuttavia è entrato a tutta velocità in un campo di ghiaccio». Sono le parole di James Cameron, regista del film Titanic, commentando la tragedia del sommergibile Titan, in cui hanno perso la vita cinque persone. […]«Ho sospettato immediatamente che potesse essere un disastro e ho sentito nelle mie ossa quel dolore».
I PERICOLI PER LA SICUREZZA IGNORATI
«Ho chiamato subito alcuni dei miei contatti nel mondo dei sommergibili. Nel giro di circa un’ora ho appreso ciò che era successo. Erano in discesa. Erano a 3500 metri, diretti verso il fondo a 3800 metri. Sono andate perse la comunicazione e il segnale. E questo non succede se non c’è stato un evento estremo. Infatti la prima cosa che mi è venuta in mente è stata un’implosione», ricorda il regista. […] E facendo un parallelo con il Titanic, Cameron ha aggiunto: «Il comandante era stato avvertito dell’iceberg ma era andato avanti. Stupefacente che, come nel 1912, tanti avvertimenti siano rimasti inascoltati».
«Ora abbiamo un altro relitto che purtroppo si basa sugli stessi errori di non prestare attenzione agli avvertimenti. La compagnia OceanGate era stata avvertita dei pericoli», ha concluso. […]
2. GLI ORGANIZZATORI SOTTO CHOC QUEGLI ALLARMI SEMPRE IGNORATI
Estratto dell'articolo di V.Ma. per il “Corriere della Sera”
Le spedizioni di OceanGate sul fondale del Titanic erano turistiche, ma il turismo non era il fine ultimo dell’amministratore delegato Stockton Rush: lui e i suoi collaboratori volevano «scoprire parti inesplorate dell’oceano», spiegano i membri del suo staff alla Cnn. […]
diversi esperti dell’industria dei sommergibili avevano lanciato l’allarme sin dal 2018 sulle possibili conseguenze «catastrofiche» dell’uso di uno scafo sperimentale come quello del Titan, per arrivare a profondità assai maggiori dei consueti sommergibili, grazie ad uno scafo leggero, in fibra di carbonio, che però alla fine non ha retto alla pressione[…]
Le famiglie dei cinque passeggeri del Titan — oltre a Rush, il miliardario britannico Hamish Harding, l’imprenditore pachistano Shahzada Dawood con il figlio diciannovenne Suleman e Paul-Henri Nargeolet, ex capitano della Marina francese — sono state le prime ad essere informate della morte dei loro cari.
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