"VOLEVO FAR VEDERE ALLA RAGAZZA CHE ERA CON ME COME SI SEMINA LA POLIZIA" - MINO ROMBOLA', TITOLARE DEL CHIRINGUITO DI PIAZZA RISORGIMENTO A MILANO, E' STATO ARRESTATO - IL 50ENNE, CHE ERA INSIEME A UNA 27ENNE, NON SI E' FERMATO A UN CONTROLLO DELLA POLIZIA ED E' FUGGITO A TUTTO GAS FINO A LODI - ARRIVATO AL CASELLO DI MELEGNANO, LO HA SFONDATO E SI E' SCHIANTATO CONTRO UN FURGONE...

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Dal corriere.it

 

Chiringuito a Milano

Sabato scorso, quando i poliziotti gli hanno notificato la chiusura per dieci giorni del suo chiringuito di piazza Risorgimento, Mino Rombolà ha stracciato il provvedimento della questura davanti agli occhi degli agenti. E non contento ha pure minacciato alcuni poliziotti delle volanti.

 

Mercoledì mattina, quando dopo un inseguimento durato 50 chilometri s’è schiantato con la sua Audi Q7 contro a un furgone lungo l’Autosole, invece, è sceso ridendo e a torso nudo. Al suo fianco c’era una ragazza di 27 anni, la destinataria dello show durato quasi un’ora prima sulle strade intorno a corso XXII Marzo e poi in autostrada: «Volevo farle vedere come si fa a seminare la polizia».

 

Mino Rombola 2

Ora il destino del 50enne Cosmo «Mino» Rombolà, origini calabresi, precedenti di polizia, molto conosciuto nella Milano di notte, è nelle mani del giudice per le direttissime del Tribunale di Lodi che dovrà decidere dopo il suo arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

 

Tutto è accaduto all’alba di mercoledì quando una volante della polizia ha intercettato l’auto di Rombolà in corso XXII Marzo. Gli agenti l’hanno seguito per alcuni metri e poi gli hanno intimato l’alt per un controllo di routine. Il 50enne alla guida, insieme alla 27enne seduta sul sedile del passeggero ed estranea alle accuse, anziché fermarsi ha iniziato a dare gas e a procedere a velocità sostenuta verso la periferia. Come da prassi gli agenti si sono messi all’inseguimento e hanno chiesto rinforzi alla centrale.

 

Chiringuito a Milano 2

In pochi minuti un’altra volante s’è messa sulle tracce della Q7 che ha imboccato la tangenziale Est diretta verso il tronco che porta al casello di Melegnano. Una volta in vista dell’ingresso dell’autostrada A1, Rombolà non ha rallentato ma anzi ha sfondato la barriera d’ingresso è s’è fiondato a tutto gas verso sud. Il tutto continuando a procedere a zig zag tra le corsie. Ci sono stati attimi di forte tensione quando il Suv ha pericolosamente sfiorato le volanti che lo hanno affiancato. Nel frattempo la Stradale ha organizzato un «tappo» facendo rallentare il traffico più in avanti.

 

L’inseguimento è proseguito oltre il casello di Lodi ed è terminato solo all’altezza di Ospedaletto Lodigiano, alle 5.50 dopo 49 chilometri, quando l’Audi s’è schiantata contro un furgone Fiat Ducato. I due 46enni a bordo hanno riportato diverse ferite e sono stati soccorsi da due ambulanze del 118 e trasportati in codice giallo all’ospedale di Lodi. A quel punto Rombolà è stato fermato e ammanettato dagli agenti.

 

Arresto di Mino Rombola

Oltre all’accusa di resistenza dovrà rispondere delle lesioni ai due uomini che si trovavano sul furgone. E dovrà anche pagare i danni provocati alla sbarra del casello e alle volanti della polizia che sono state danneggiate dai detriti. Proprio cinque giorni prima gli agenti del commissariato Monforte Vittoria avevano eseguito il provvedimento di chiusura per 10 giorni del chiosco di piazza Risorgimento. Uno dei punti di riferimento della notte milanese. La chiusura era stata disposta dalla questura dopo risse e aggressioni tra ubriachi avvenute nelle scorse settimane e la presenza tra i clienti fissi di diversi pregiudicati.

Chiringuito a Milano 3