IL RABBINO SA COME ELIMINARE LE “SCINTILLE DI IMPURITA”: CON IL SUO AUGELLO! – MOSHE YAZDI, LEADER RELIGIOSO DI UNA COMUNITA' ORTODOSSA A GERUSALEMME, E’ ACCUSATO DI STUPRO, SODOMIA, RICEZIONE FRAUDOLENTA DI OGGETTI E RICICLAGGIO DI DENARO DA SETTE DONNE – YAZDI DICEVA CHE POTEVA AIUTARLE “PENETRANDO NELLA LORO IMPURITA’ E CHE AGIVA SECONDO LA LEGGE EBRAICA - ALCUNE DONNE SAREBBERO STATE AGGREDITE ANCHE NEL GIORNO DEL LORO MATRIMONIO…
-Dagotraduzione da Daily Mail
Il rabbino Moshe Yazdi, 59 anni, diceva alle donne di avere poteri speciali e che poteva aiutarle "penetrando nella loro impurità", e convincendole che agiva secondo la legge ebraica.
Il leader religioso arrestato il 27 aprile scorso, è stato incriminato ieri per presunte aggressioni, durate circa un decennio, nell’insediamento israeliano di Givat Ze'ev, a 10 chilometri da Gerusalemme.
Yazdi aveva anche convinto le donne a dargli migliaia di shekel. L’uomo, secondo il Times of Israel, ora è accusato di stupro tramite frode, sodomia tramite frode, atti indecenti tramite frode, ricezione fraudolenta di oggetti e riciclaggio di denaro.
Secondo la polizia avrebbe persino aggredito alcune donne il giorno del loro matrimonio.
Secondo i pubblici ministeri, Yazdi convinceva le vittime del fatto che i peccati avessero lasciato dentro di loro "scintille di impurità" che potevano essere purificate solo attraverso atti sessuali con lui.
Il religioso diceva alle vittime che avevano un’anima speciale, e raccomandava loro di non parlare con nessuno degli atti sessuali.
Intanto Yasdi depositava il denaro che gli veniva consegnato su conti bancari con nomi diversi per nascondere le transazioni.
Yazdi ha servito come rabbino nella comunità Amudei Hashalom (Pils of Peace) a Bukharim dagli anni '90 e ha anche guidato la loro organizzazione senza scopo di lucro.
Nelle sue lezioni quotidiane insegnava il concetto di 'cancellare la mente', che significa rinunciare al pensiero intellettuale o personale per aderire solo ai valori e ai principi della Torah.
Il rabbino diceva di essere una delle sole 36 persone rette che assicuravano la sopravvivenza del mondo secondo alcuni precetti ebraici.
Queste affermazioni lo aiutavano a convincere i suoi seguaci a obbedire a ciascuna delle sue richieste, ha detto la polizia.
Yazdi sosteneva di poter comunicare con i rabbini morti e con Dio, afferma l'accusa.
Le prime denunce contro di lui risalgono al 2004, quando un tribunale rabbinico gli proibì di insegnare, incontrare o consigliare le donne.
Nel 2007, una presunta vittima lo aveva denunciato alla polizia e nel 2016 era stato condannato e aveva patteggiato dopo aver tentato di fuggire dal paese.
Questa al rabbino Moshe Yazdi è l'ultima di una serie di accuse che coinvolgono figure di alto profilo nella comunità ebraica ultra-ortodossa di Israele.
Chaim Walder, della comunità Haredi, si è ucciso dopo essere stato accusato di molteplici aggressioni e stupri, anche contro bambini.