UNA RAGAZZA VIENE VIOLENTATA NEI BAGNI DI UN LOCALE E NESSUNO CHIAMA LA POLIZIA. E' ACCADUTO A GALLARATE, IN LOMBARDIA, DOVE UN RAGAZZO DI 23 ANNI HA STUPRATO UNA 19ENNE CHIUDENDOLA IN BAGNO - LA VITTIMA ERA ARRIVATA CON ALCUNE AMICHE E SI ERA MESSA A CHIACCHIERARE CON IL GIOVANE, MAI VISTO PRIMA - LA POLIZIA STA INDAGANDO ANCHE SULLE RESPONSABILITA' DEL CLUB, CHE, ANZICHE' ALLERTARE LE FORZE DELL'ORDINE, SI E' LIMITATO A...

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Andrea Camurani per il "Corriere della Sera"
 

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La serata con le amiche fatta di qualche drink e un po' di musica che si trasforma nell'incubo di una violenza sessuale consumata nei bagni di un locale notturno con un ragazzo di pochi anni più grande che chiude a chiave la porta della toilette per agire indisturbato. È quanto ha denunciato una ragazza di 19 anni alla polizia nella notte fra il 29 e 30 gennaio scorsi, un fine settimana.
 
I fatti si consumano al «Glow Club» di Gallarate, poco più di 50 mila abitanti fra Varese e Milano. Nel locale, in una zona periferica fatta di viali e centri commerciali e non distante dalla superstrada che porta all'aeroporto di Malpensa, era in corso la serata a tema «mala noche»: felpe con cappuccio, passamontagna indossato dalle ragazze e decibel sparati fino a notte fonda.
 

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La vittima, secondo la ricostruzione del commissariato di Gallarate, era arrivata da fuori città con alcune amiche e ha incontrato nella zona fumatori del locale un ragazzo di 23 anni mai visto prima. Anche lui veniva da fuori. Qualche sguardo, poi l'approccio, seguito da quattro chiacchiere andate avanti nel cuore del club in una zona non distante dai servizi. E qui sarebbe avvenuta la violenza con l'aggressore che spinge la vittima in bagno, e per abusare di lei sottrae l'unica via d'uscita chiudendo a chiave la porta.
 

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Dopo la violenza il giovane scappa. La diciannovenne ritrova le amiche e nel locale, per puro caso, arriva attorno alle 3 una volante della polizia chiamata per un controllo di routine nel locale, in passato coinvolto in problemi di ordine pubblico. È agli agenti di pattuglia che la giovane racconta quanto avvenuto poco prima, ma il sospettato non si trova.
 

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Le indagini degli uomini del commissariato e i successivi approfondimenti coordinati dalla Procura di Busto Arsizio permettono di identificare nell'arco di pochi giorni il presunto violentatore: la sua posizione è ora al vaglio della divisione Anticrimine della questura per l'emissione di una adeguata misura di prevenzione, probabilmente un foglio di via o un «daspo».
 
Oltre alla posizione del 23enne, la polizia sta indagando sulle eventuali responsabilità del personale del locale che, anziché allertare le forze dell'ordine si sarebbe limitato ad allontanare il presunto violentatore impedendo di fatto la sua immediata identificazione. Anche per questi motivi il questore Michele Morelli ha sospeso la licenza del club per 15 giorni.
 

polizia

Non è la prima volta che il «Glow» viene chiuso per risse o aggressioni: era già successo in due occasioni fra fine ottobre e primi di novembre 2021 con episodi che sfociarono nell'arresto di due ragazzi che avevano aggredito le forze dell'ordine. Un'escalation che preoccupa il sindaco Andrea Cassani: «Ieri (venerdì, ndr) ho parlato col padre di una 13enne rapinata in pieno centro mentre era con un'amica: gli ho consigliato di denunciare subito. Violenza giovanile e la microcriminalità sono un'emergenza, e la polizia locale da sola non ce la fa».