RAPINA A DENTIERA ARMATA! FAR WEST A ROMA, IN ZONA PINETA SACCHETTI: UNA BANDA GUIDATA DA UN 70ENNE VICINO A COSA NOSTRA FA IRRUZIONE ARMI IN PUGNO IN UNO STUDIO DENTISTICO (FISCHIAVA LA DENTIERA? PROBLEMI CON UNA OTTURAZIONE?) - I MEDICI SONO STATI LEGATI E RINCHIUSI IN UNO SGABUZZINO E IMMOBILIZZATI CON DELLE FASCETTE - IL CAPOBANDA E I DUE COMPLICI ALLA FINE...

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Estratto dell'articolo di Fla. Sav. per “il Messaggero”

 

RAPINA IN UNO STUDIO DENTISTISTICO A ROMA IN ZONA PINETA SACCHETTI

Esperti, armati. Ma non abbastanza rapidi: la polizia, allertata da una delle vittime, ha fatto irruzione ancora prima che riuscissero a raggiungere la via di fuga. Così martedì sono finiti in manette tre rapinatori, tra i 65 e i 70 anni, che hanno tentato il colpo in uno studio dentistico di Pineta Sacchetti. La banda intorno alle 14 ha preso in ostaggio i due medici e l'assistente. Legati con le fascette e chiusi in una delle stanze per le visite.

 

Sono riusciti comunque a far scattare l'allarme mentre i tre si aggiravano per le sale mediche rubando soldi e attrezzature di ultimissima generazione. L'accusa a carico degli arrestati è ora di rapina aggravata e sequestro di persona.

 

 

LA PAURA «Mani in alto questa è una rapina» hanno detto i banditi minacciando con la pistola i camici bianchi. Nel parcheggio dello studio, i due scooter rubati che avrebbero dovuto utilizzare per la fuga. Hanno poi legato con le fascette i medici per potersi aggirare nello studio medico e ripulirlo.

 

RAPINA IN UNO STUDIO DENTISTISTICO A ROMA IN ZONA PINETA SACCHETTI

Ma non ne hanno avuto il tempo: i poliziotti del distretto Aurelio sono arrivati cogliendo i tre banditi intenti a svaligiare lo studio medico. I poliziotti hanno quindi liberato i professionisti: «Mi hanno puntato la pistola contro, ho capito subito che eravamo tutti in pericolo. Abbiamo eseguito gli ordini ma siamo riusciti a far scattare l'allarme», ha riferito uno degli ostaggi. Gli investigatori hanno quindi proceduto con l'arresto della banda e il sequestro degli scooter. Una volta al commissariato, hanno avviato gli accertamenti a carico dei tre. Risalendo così al capo banda: G. C., 70anni appena compiuti e una lunghissima carriera criminale, tra cui una stretta collaborazione con "Cosa Nostra". 

 

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