IL RE MANDRILLO ALLA SBARRA! - L'EX RE DI SPAGNA JUAN CARLOS ANDRA' A PROCESSO NEL REGNO UNITO PER LESIONI - A CITARLO E' STATA LA SUA EX AMANTE, CORINNA, CHE IL SOVRANO AVREBBE FATTO RIPETUTAMENTE MOLESTARE E MINACCIARE DA AGENTI SPAGNOLI INVIATI IN GRAN BRETAGNA - IL GIUDICE HA RIGETTATO LA DIFESA DEL REALE, CHE INVOCAVA L'IMMUNITA', PERCHE' "NON E' PIU' UN CAPO DI STATO"...

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Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Juan Carlos con Corinna zu Sayn-Wittgenstein

L’ex re spagnolo Juan Carlos potrà essere processato con l’accusa di molestie e minacce nei confronti della sua ex amante. Lo ha deciso oggi un giudice che era stato chiamato a stabilire se i tribunali inglesi avessero giurisdizione sulla causa intentatagli da Corinna zu Sayn-Wittgenstein-Sayn, ricca donna d’affari danese che vive a Londra.

 

La donna, 58 anni, chiede un risarcimento per lesioni personali e sostiene di essere stata minacciata e spiata dopo che la relazione con l’ex capo di stato, oggi 84enne, si è inasprita.

 

Gli avvocati dell’ex re hanno sostenuto che Juan Carlos gode di immunità nel Regno Unito e qualsiasi processo va portato davanti alla Corte Suprema spagnola.

 

Corinna zu Sayn-Wittgenstein

Ma il giudice Matthew Niclin non è stato d’accordo, spiegando che «qualunque sia lo status speciale che l’imputato conserva ai sensi della legge e della costituzione spagnola, non è più un “sovrano” o un “capo di stato” e quindi non ha diritto all’immunità personale».

 

L’azione civile intentata dalla signora danese a questo punto può procedere. Juan Carlos, ha detto l’avvocato della donna, «non può più nascondersi dietro la sua posizione, il suo potere o il suo privilegio. Ora è responsabile davanti a un tribunale inglese… come privato cittadino». L’ex re ha negato le accuse.

 

Secondo la ricostruzione, avrebbe avuto una relazione con zu Sayn-Wittgenstein-Sayn tra il 2004 e il 2009. Il reale l’ha inondata di doni, anche dopo la fine del rapporto. Ma la situazione si è inasprita quando lei si è rifiutata di riallacciare i rapporti. Oltre alle minacce, alle effrazioni e alla sorvegllianza, Juan Carlos le avrebbe «chiesto la restituzione dei doni».

 

Nella citazione la donna racconta le molestie subite. Poco dopo il suo rifiuto, qualcuno ha sparato contro il suo cancello e le telecamere di sicurezza, e, un’altra volta, c'è stata un'intromissione in casa in cui nulla è stato rubato ma lei si è ritrovata un buco nella finestra della camera da letto.

 

Corinna Larsen

La signora ha anche ricevuto una telefonata anonima in cui le annunciavano che sarebbe morta in un incidente d’auto in un tunnel francese tra Monaco e Nizza proprio come la principessa Diana. E dai documenti emerge come Juan Carlos e un generale spagnolo di alto livello avessero assoldato soldati mercenari per occupare il suo appartamento a Monaco, nel 2012, quando lei viveva lì.