IL REGALO DI NATALE BY SASSOLI - STAMATTINA I VERTICI DEL PARLAMENTO EUROPEO HANNO DECISO DI LICENZIARE 60 ADDETTI AL CATERING, A PARTIRE DA GENNAIO 2021 - SI TRATTA DELL’80 PER CENTO DEL PERSONALE ADDETTO A RIEMPIRE LA PANZA DEI PARLAMENTARI EUROPEI E DEGLI EUROBUROCRATI - E PENSARE CHE DURANTE IL PRIMO LOCKDOWN QUESTI LAVORATORI PREPARARONO PIU' DI 2000 PASTI PER I SENZATETTO DI BRUXELLES - LA PRECISAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

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Dagonews

 

DAVID SASSOLI

Che bel regalo di Natale! Stamattina i vertici del Parlamento europeo hanno deciso di licenziare 60 addetti al catering a partire da gennaio 2021. Si tratta dell’80 per cento del personale addetto a riempire la panza dei parlamentari europei e degli euroburocrati.

 

Un gruppo di eurodeputati di vari partiti e nazionalità, per l'Italia in testa Sergio Berlato, chiede al presidente David Sassoli di bloccare i licenziamenti. Per la serie: non si possono mandare in mezzo a una strada i lavoratori poco prima del Natale. E' questo lo spirito natalizio degli Euroburocrati?

 

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Gli addetti al catering, che non hanno nessuna colpa per questa crisi, sono l'ultima ruota del carro delle Eurospese. Tra l’altro il Parlamento Ue negli ultimi mesi ha risparmiato cifre stratosferiche, visto che - ad esempio - i deputati non hanno potuto viaggiare causa Covid e non hanno speso soldi in spostamenti.

 

I lavori si svolgono al 90 per cento via remoto, sessione Plenaria compresa: i deputati votano dai loro stati membri. E pensare che durante il primo lockdown questi lavoratori prepararono piu' di 2000 pasti per i senzatetto di Bruxelles. Perche' Sassoli ha deciso di fare questo bel regalo di Natale agli addetti del catering? Vuole cancellare il debito accumulato dagli Stati durante la pandemia ma in casa sua taglia senza pietà…

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Direttore,

parlamento europeo

in riferimento all’articolo pubblicato oggi sui lavoratori delle società di catering che lavorano al parlamento europeo, il Parlamento europeo ritiene sia opportuno fare alcune precisazioni.  Tali società sono prestatori di servizi esterni che hanno partecipato ad un bando di selezione europeo con criteri molto precisi e trasparenti. Esse sono soggette alle disposizioni nazionali belghe per ciò che riguarda i contratti e i diritti applicabili ai lavoratori,

 

Di conseguenza, il Parlamento europeo non può intervenire sull’amministrazione di tali società se non viene riscontrato alcun illecito nella gestione di questi contratti ai termini della legislazione nazionale vigente. Alla luce di questo quadro giuridico il Parlamento europeo non può essere ritenuto in alcun modo responsabile delle scelte organizzative effettuate dalle società prestatrici di servizi esterni.

 

Il Parlamento europeo ha altresì dato il massimo supporto possibile ai lavoratori delle società esterne con le quali collabora nei termini stabiliti dalla legge, in particolare quelle del settore della ristorazione che hanno subito il forte impatto della crisi sanitaria. Abbiamo tenuto i nostri servizi di ristorazione aperti a Bruxelles e a Strasburgo per garantire la continuità operativa.

 

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Dall’inizio della pandemia i servizi di ristorazione del Parlamento europeo hanno prodotto fino a 1000 pasti al giorno destinati alle persone più vulnerabili ed in difficoltà. Il Parlamento europeo ha inoltre messo a disposizione uno dei suoi edifici principali per accogliere le donne che non avevano una fissa dimora, che avevano subito abusi e violenze, che avevano alle spalle storia di dipendenza.

 

Il Parlamento europeo ha inoltre messo a disposizione il proprio servizio di trasporto e di navette per accompagnare 24/7 il personale sanitario che doveva raggiungere le abitazioni delle persone colpite dal virus e per distribuire pasti gratuiti. Il Parlamento europeo ha messo a disposizione della città di Strasburgo i propri edifici per la creazione di un centro di smistamento anti covid.

Grazie per l’attenzione e buon lavoro

Roberto Cuillo