RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – LA PRECISAZIONE DELL’ENPAIA RIGUARDO ALLE INFORMAZIONI DI STAMPA PUBBLICATE SULL’ACQUISTO DI UN APPARTAMENTO DELLA FONDAZIONE ENPAIA DA PARTE DEL DIRETTORE GENERALE ROBERTO DIACETTI: “IL DOTT. DIACETTI NEL MESE DI LUGLIO DEL 2019 HA CHIESTO IN LOCAZIONE UN IMMOBILE AD USO ABITATIVO PER SOPRAGGIUNTE ESIGENZE PERSONALI....”
-Dismissione del patrimonio immobiliare Enpaia. La Fondazione respinge insinuazioni e dietrologie
In relazione alle informazioni di stampa pubblicate oggi sull’acquisto di una unità immobiliare della Fondazione Enpaia da parte del dott. Roberto Diacetti si precisa quanto segue:
– il dott. Diacetti nel mese di luglio del 2019 ha chiesto in locazione un immobile ad uso abitativo per sopraggiunte esigenze personali; la locazione è stata istruita dalla Direzione Immobiliare e autorizzata dal Presidente senza alcuna interferenza del Direttore Generale;
– Il canone mensile di locazione complessivo, pari ad Euro 2.855,00, è in linea con i canoni praticati a tutti i conduttori senza alcuna agevolazione, considera la prevista maggiorazione del canone unitario applicato dalla Fondazione in considerazione del coefficiente di piano ed è stato sempre corrisposto regolarmente;
– La Fondazione ha assunto una serie di delibere dirette a dismettere il patrimonio immobiliare dell’Ente che, in considerazione della vetustà e degli alti costi di manutenzione, aveva rendimenti vicini allo zero; nonostante la scontistica praticata – come peraltro hanno fatto tanti Enti previdenziali – il 30% degli immobili in via Gramsci non sono stati acquistati dai conduttori;
– La Fondazione ha applicato indistintamente le medesime regole e la medesima scontistica a tutti i conduttori interessati all’acquisto delle proprie unità immobiliari, ivi compresi impiegati, quadri e dirigenti dell’Enpaia ai quali, nel corso degli anni, sono stati concessi in locazione e, in seguito in vendita, ove previsto, le unità immobiliari di proprietà dell’Ente;
– Il dott. Diacetti non ha mai partecipato alla discussione e all’approvazione delle diverse delibere concernenti la dismissione degli immobili e il Cda ha dato al Presidente e alla Direzione immobiliare il mandato di eseguirle; pertanto è totalmente infondato e surrettizio parlare di conflitto di interessi;
– Il dott. Diacetti ha ottenuto uno sconto del 20% all’atto dell’acquisto in funzione dei due anni di locazione;
– Il prezzo di vendita dell’immobile di via Gramsci stabilito in di Euro 5.080,00 per mq. (ricompreso nella forchetta valori Omi secondo semestre 2020 stabilita tra 4.500 e 6.400 euro per mq.) è assolutamente in linea con i prezzi di mercato. Si fa presente inoltre che il dott. Diacetti è stato nominato all’unanimità nel novembre 2018 ed è stato confermato sempre all’unanimità e con un plauso per i risultati conseguiti nel luglio 2021 da un cda composto da 15 componenti di cui 14 espressione dei datori di lavori e dei sindacati del mondo agricolo e uno designato dal Ministro del Lavoro (all’epoca Poletti). Inoltre, occorre sottolineare che la Fondazione nell’ultimo quadriennio ha ottenuto significativi risultati economici e organizzativi. In estrema sintesi:
– ha chiuso il bilancio 2020 con 15 milioni di utile, il bilancio 2021 con 18 milioni di utile e il bilancio 2022, il migliore della sua storia, con oltre 38 milioni di utile;
– Il rendimento del patrimonio dell’Ente è passato dal 2,3% del 2018 al 4,88% del 2021;
– nel quadriennio 2019/2022 la Fondazione Enpaia con le dismissioni immobiliari ha realizzato complessivamente 46.6 milioni di euro di plusvalenze;
– è in corso di svolgimento un beauty contest per la vendita massiva di tutti gli immobili invenduti nelle precedenti dismissioni.
Infine, la Fondazione Enpaia auspica di non essere ulteriormente chiamata in causa e lesa da una campagna stampa che poggia su insinuazioni e dietrologie che sono contraddette da comportamenti e atti conformi alle norme di legge e ai regolamenti interni. Enpaia continuerà ad avere un atteggiamento di totale trasparenza nei confronti degli organi di stampa ma al contempo valuterà se ricorrere alle vie giudiziarie a tutela della propria immagine e reputazione.