I RICH BROTHERS FANNO SHOPPING IN LAGUNA - I RICCASTRI INGLESI DAVID E SIMON REUBEN HANNO SGANCIATO 100 MILIONI DI EURO PER ACQUISTARE IL "BAGLIONI LUNA", UNO DEI GIOIELLI DELL’HOTELLERIE VENEZIANA – NEGLI ULTIMI MESI I MAGNATI SONO ANDATI IN CONTROTENDENZA, SPENDENDO CIRCA 3 MILIONI E MEZZO DI EURO PER FARE INCETTA DI PROPRIETÀ FRA L’EUROPA E GLI STATI UNITI, ARRICCHENDO IL LORO PATRIMONIO IMMOBILIARE DI…
Luigi Ippolito per "www.repubblica.it"
È un’iniezione di fiducia: e di contante. I fratelli David e Simon Reuben, magnati fra i più ricchi della Gran Bretagna, hanno sborsato 100 milioni di euro per acquistare uno dei gioielli dell’hotellerie veneziana, quel Baglioni Luna che sorge a due passi da Piazza San Marco sul luogo che era già un convento nel XII secolo e che è stato rifugio dei cavalieri Templari. Un investimento che è anche una scommessa sul futuro della città lagunare, messa in ginocchio dalla pandemia e dal conseguente crollo del turismo.
Una boccata di ossigeno per Venezia
Abbiamo visto tutti le immagini delle calli deserte e delle gondole vuote, anche al picco della stagione. Prima del Covid, da Venezia passavano 30 milioni di turisti all’anno, ma nel 2020 le presenze sono state meno del 30 per cento rispetto ai livelli dell’anno precedente. Anche dopo la riapertura a giugno, alla fine del lockdown, molti hotel riempivano a stento il 15 per cento delle stanze: e a soffrire è stata soprattutto la fascia di lusso, quella che più dipende dai viaggiatori internazionali, che ormai sono praticamente scomparsi a causa delle restrizioni sui viaggi all’estero.
Dunque l’arrivo dei fratelli Rueben rappresenta una boccata di ossigeno. E non si tratta di un investimento isolato, perché negli ultimi mesi i due magnati dell’immobiliare sono andati decisamente in controtendenza, spendendo circa 3 milioni e mezzo di euro per fare incetta di proprietà fra l’Europa e gli Stati Uniti.
Miliardari britannici
Loro sono le seconde persone più ricche di Gran Bretagna (superati soltanto da sir James Dyson, il re degli aspirapolvere), con un patrimonio stimato a 16 miliardi di sterline (più o meno 18 miliardi di euro): di questa fortuna, ben un miliardo è rappresentato da yacht, jet privati, case e contante. E nel loro portafoglio ci sono già importanti realtà italiane, come Palazzo Experimental, un altro hotel veneziano acquistato nel 2017, e il Corinthia a Roma.
I fratelli Reuben sono la quintessenza dell’impero britannico: nati a Bombay nell’India coloniale, discendono da una ricca famiglia giudaico-irachena, quegli «ebrei di Bagdad» che si erano insediati nel Subcontinente indiano fin dal ‘700 sulla scia della colonizzazione inglese. Arrivati in Gran Bretagna da ragazzi, hanno avviato la loro fortuna facendo i mercanti di tappeti, dopo di che si sono arricchiti col commercio dei metalli, che li ha visti entrare nel mercato russo subito dopo il crollo dell’Urss fino ad assumere il controllo del 5 per cento della produzione mondiale di alluminio.
L’impero immobiliare
Liquidate queste attività, si sono concentrati sul settore immobiliare: e hanno costruito un impero che li vede tra le altre cose proprietari, a Londra, del quartier generale dei grandi magazzini John Lewis, degli uffici dell’American Express e di numerosi negozi a Sloane Street, la via Montenapoleone inglese. Nell’ultimo anno si sono dati a uno shopping che li ha visti acquisire proprietà da Miami a Las Vegas, da Ibiza ai negozi di Rodeo Drive a Los Angeles.
E in più sono entrati in Soho House, la catena di club esclusivi sparsa in tutto il mondo (nella cui sede londinese si erano conosciuti Harry e Meghan). Più di recente, i fratelli Reuben hanno provato anche ad affacciarsi al mondo dello sport, come parte di un consorzio guidato dai sauditi che avrebbe voluto rilevare la squadra del Newcastle United: ma l’affare è poi sfumato. Dove non mollano, è nel coltivare influenze politiche: solo l’anno scorso hanno donato quasi 600 mila sterline al partito conservatore di Boris Johnson.